Le due bandiere dell’Altare della Patria
Penso che l’Altare della Patria rappresenti tutte le persone, civili o militari, che diedero e danno ancora salute ed anni di vita, se non la vita stessa, per la difesa e il progredire della Patria.
Le persone in armi poste a guardia d’onore del Milite Ignoto le vedo allora come giovani che fanno compagnia ad un loro amico: questo mi fa pensare alla Pace e non alla Guerra, in linea con il dettato dell’articolo 11 della nostra Costituzione. Non è un caso che sia lo stesso articolo che consente all’Italia di aderire alle istituzioni europee, la bandiera delle quali sventola insieme al Tricolore sulle facciate dei palazzi istituzionali.
Guardando i pennoni posti ai lati della scalinata del monumento romano osservo, però, i nostri due tricolori: drappi gemelli forse ad ammonire che, pur stando in Europa, il Sacrario della Patria non potrebbe che riguardare solo il nostro popolo? Se così fosse, però, questo sarebbe ingiusto nei confronti proprio di uno dei monumenti simboli della Repubblica che, grazie anche alle attività di pedagogia civica in esso realizzate, vuole educarci ad una “cittadinanza attiva, democratica ed europea”.
E proprio il lungo cammino che ci ha condotto all’attuale Unione europea consente di andare oltre; aiutati in proposito dalla “dichiarazione Schuman” del 1950, sappiamo che quando “L’Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra”.
Formulo quindi un auspicio: che il sacrificio dei nostri Caduti resti sublimato dal mantenimento della pace; pace che, almeno tra i propri Stati membri, l’Unione europea ha sempre assicurato, indipendentemente da come ciascuno di noi sogni o consideri questo atipico soggetto di diritto internazionale.
Sempre Schuman ci insegna che “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”.
Ecco allora il mio invito: similmente a tutti gli altri edifici pubblici in Italia, anche la bandiera europea sventoli permanentemente dinanzi al Vittoriano.
Credo che in questo momento storico, nel quale la Pace è a rischio, alzare la seconda bandiera proprio nel luogo che commemora i sacrifici delle Italiane e degli Italiani assurgerebbe a simbolo di speranza e fiducia nel futuro dell’Italia e del Continente al quale tutti noi – ciascuno a proprio modo – apparteniamo.
Giorgio Marsiglio
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