Giorgia Meloni: Avanti verso il premierato
Giorgia Meloni avanza verso la stabilità politica nazionale e sogna il premierato.
Giorgia Meloni avanza come un mezzo corazzato, davanti ai microfoni del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Associazione della Stampa parlamentare. In prima battuta, la premier lancia la sfida politica che vede l’Italia come uno di quei governi più longevi d’Europa, a discapito di Francia e Germania, alle prese con un empasse politico senza precedenti, e lo fa sicura di se assaporando il futuro percorso politico italiano, con l’ambizioso traguardo del premierato. “Io vorrei arrivare alle prossime elezioni, con la riforma del premierato approvata e con la legge elettorale tarata su questo”, parole precise da parte della premier equivalenti a risposte precise, in merito alle varie tematiche trattate. Chiaro che, il caso Cecilia Sala è stato tra le domande più gettonate, dove la stessa premier ha evidenziato la triangolazione con gli USA, in questo preciso momento ancora più vicini e sempre favorevoli a rafforzare ulteriormente i rapporti con l’alleato d’oltreoceano. Niente glissate, neanche sull’eventuale sodalizio con Elon Musk e l’affare Space X, delineato e spiegato dalla premier come un sodalizio di grande importanza, per tutto ciò che riguarda le nuove frontiere dei sistemi di comunicazi0ne digitale per la sicurezza nazionale e con le forze militari impegnate all’estero e con le stesse ambasciate italiane nei paesi del globo. Elon Musk in un percettibile futuro, potrebbe essere il nuovo partner ufficiale dell’Italia, per la comunicazione digitale dei sistemi di difesa e diplomatici? A quanto pare la vicinanza tra il neo presidente Donald Trump e Giorgia Meloni, fanno sempre più vicini il bel paese e lo zio Sam. Tuttavia, sulla politica dei dazi, la Premier usa la prudenza e rimanda la questione ad una futura trattativa al tavolo dell’Unione Europea e con i principali partner commerciali. “I dazi potrebbero essere un problema per noi, ma tutto dovrà essere discusso nelle opportune sedi”.
Economia, defiscalizzazione? Molto più facile dire taglio del cuneo fiscale e misure di intervento per i redditi bassi. Sulla questione Stellantis la premier esprime sempre e comunque piena soddisfazione.
“Ci siamo concentrati sulla messa in sicurezza dei redditi, tutelando il reddito basso. In ultima analisi, la manovra di bilancio ha delineato i tagli del cuneo fiscale, la decontribuzione, le aliquote, insomma, stiamo cercando di sfruttare al massimo le risorse anche per tutelare il ceto medio”, così la premier a conferenza stampa in corso, senza fermarsi un attimo e stroncando l’andirivieni delle opposizioni che gridano al fallimento della democrazia, puntando come sempre sull’anti costituzionalità dell’operato di governo.
Stellantis ha risolto o quasi, il problema nel circuito economico e con un gigante finanziario in crisi, la mano dello stato che offre soluzioni e interventi strutturali robusti, c’è e si vede, “l’accordo con Stellantis prevede la tutela dei lavoratori e noi cerchiamo di fare quello che possiamo”, altra affermazione che equivale ad una netta risposta alle sommosse parlamentari renziani e alle critiche del partenariato Schlein-Conte.
Tuttavia, l’asse politico rimane coeso e compatto, con un netto nò ad eventuali rimpasti in governo e con Matteo Salvini che vede lontano un suo eventuale ritorno al Viminale.
“Non sono favorevole a rimpasti nella squadra di governo e Piantedosi è un ottimo ministro”, con questa affermazione la squadra di governo resta blindata, così come l’indice di compattezza e coesione, rimane la rotta da seguire per il futuro politico italiano. Una piccola incognita, che non ha sollevato un polverone politico ci sarebbe, e riguarda proprio alcune considerazioni fatte da una deputata di Fratelli d’Italia e riguardante la posizione del Presidente della Repubblica Mattarella, alla domanda del Mattarella oppositore, la premier stronca qualsiasi malinteso politico. “Non sono d’accordo con le parole della mia parlamentare sul presidente della Repubblica e non ho notizie di una opposizione del presidente sulla riforma della giustizia e la separazione delle carriere”. Meloni spiega di aver “grande rispetto per quel che dice Mattarella”. Ultima affermazione che la dice tutta sul modo di fare politica da parte della premier, con l’esaltazione della centralità della figura del Presidente della Repubblica e con la squadra di governo che tiene la politica al tavolo della condivisione e con il costante confronto con le forze di opposizione. Ma la sfida, rimane aperta e rimandata al 2027, quando Giorgia Meloni, deciderà se ricandidarsi o meno. Dalle opposizioni, neanche prove di dialogo all’interno di un tavolo di comune condivisione, e che veda una piattaforma politica compatta e coesa, solo pochi segnali, a dimostrazione del fatto che la frammentazione partitica nell’asse politico di sinistra, non da speranze.