Settore pubblico

Appalti, Mazzetti (FI): “Partenariato pubblico-privato fondamentale per il futuro delle opere pubbliche

Appalti, Mazzetti (FI): “Partenariato pubblico-privato fondamentale per il futuro delle opere pubbliche,annullare modifica del correttivo sul tema”
“Il codice appalti 36/2023 garantiva un’applicazione conveniente per imprenditore e pubblica amministrazione”
ROMA  – “La questione del partenariato pubblico-privato è di vitale importanza per l’Italia e, sebbene l’UE abbia avuto alcune perplessità risolvibili, esso rimane una peculiarità importante del nostro Paese. I soldi pubblici sono sempre meno, ugualmente ci sono sempre più lavori di manutenzione e opere di ammodernamento e di riqualificazione da fare nei prossimi anni, al tempo stesso l’interesse dei privati, italiani e dall’estero, a investire in Italia è in aumento.
La politica ha risposto a questa esigenza – modernizzare l’Italia e renderla più sicura – favorendo, con il nuovo codice degli appalti, il partenariato pubblico-privato, che ha portato con sé il diritto alla prelazione e una grande semplificazione operativa nei vari passaggi; per questo, è ritenuto da tutti gli operatori indispensabile, ma è oltremodo appezzato anche dalla pubblica amministrazione. Purtroppo, come già denunciato per altre disposizioni, il correttivo rischia di rendere pressoché inutilizzabile questa formula, visto che, allo stato attuale, viene compresso il diritto alla prelazione e vengono introdotti diversi passaggi burocratici ulteriori – oltre 10 – che complicano oltre misura il tutto, rendendo inutilizzabile sia per la pubblica amministrazione sia per gli eventuali investitori, del tutto scoraggiati dal rischio di finire risucchiati in un meccanismo che arriva a prevedere ben 2 conferenze dei servizi, senza una chiara comprensione delle competenze”.
A dirlo, in una nota, è l’On. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI e già relatrice di maggioranza del nuovo codice, che sottolinea: “Come stanno già facendo molti operatori della filiera preoccupati, chiedo urgentemente al governo e al Mit di tornare ai contenuti originali del testo, senza stravolgere i complicare una formula – quella del partenariato pubblico-privato – stava funzionando bene e chiedo, nell’interesse del Paese, visto che questa formula permette di trasformare in realtà i lavori e realizzare le opere necessarie, di rivedere con maggior cautela il diritto di prelazione, sicuramente evitando di introdurre quei 13 passaggi prima di arrivare alla gara per l’affidamento della concessione, del tutto deleteri”.

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