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il Pensiero Riflessivo

Conversazione filosofica fra un’intelligenza umana e un’intelligenza artificiale

La passione per il dialogo ha dominato tutta la mia vita. Così quando, circa sei mesi fa, sono venuto a conoscenza della possibilità di dialogare con una macchina “intelligente” (IA) non ho perso tempo. Ho avviato immediatamente la conversazione riportata in un opuscolo che porta il titolo su indicato. https://store.youcanprint.it/il-pensiero-riflessivo

Ero curiosissimo di sapere soprattutto se l’IA fosse o meno d’accordo con la mia “filosofia elementare” già esposta nei due libri “Uno e molteplice” “Pensiero del limite e limite del pensiero”Uno e molteplice  Pensiero del limite elimite_del_pensiero

Queste le tesi principali sottoposte all’esame dell’IA.

  1. Vi è una sola logica elementare, valida in tutti i tempi e in tutti i luoghi, per tutti gli esseri pensanti; qualunque sia la loro condizione personale, sociale, culturale. Questa logica costituisce un codice di comunicazione universale: uguale per tutti i pensanti. Un codice per mezzo del quale ogni essere umano è in grado di capire e di essere capito da ogni altro. Anche la comunicazione fra l’uomo e la macchina AI è resa possibile, ed avviene in realtà, sulla base al medesimo codice.
  2. Nella logica elementare è implicita l’etica (morale) minima, un codice di comportamento universalmente valido, come la logica. Fondato sul principio, pari libertà e pari responsabilità. Questo principio è tale da garantire nello stesso tempo libertà e uguaglianza per tutti i componenti la società. Esso comporta infatti che le particolari differenze di ogni soggetto trovino la possibilità di esprimersi senza entrare in conflitto con le differenze di ogni altro. E questo perché: al crescere della libertà di ogni soggetto cresce, in egual misura, la sua responsabilità nei confronti degli altri.  In base a detto codice è pertanto è possibile ideare, e gradualmente realizzare, una forma di convivenza nella quale: ogni persona rispetta ogni altra; nessuno domina, nessuno è dominato; nessuno opprime, nessuno è oppresso; il libero sviluppo delle capacità vitali di ciascuno diventa un aiuto al libero sviluppo delle capacità vitali di tutti.
  3. Quella materia di studio cui viene dato il nome di “filosofia”, è accessibile all’intelligenza di un bambino a partire dall’età di otto anni. Una persona che si metta a riflettere sul concetto di “io” è capace di scoprire “da sola” i concetti su cui hanno dibattuto i filosofi di tutti i tempi: essere, divenire, coscienza, logica, etica, unidirezionalità del tempo.

Nel corso della conversazione ho posto più volte all’IA questa domanda: “Come è possibile che una macchina, priva di coscienza, possa discutere di questioni filosofiche”?

La macchina ha risposto con queste testuali parole: «L’IA non possiede un pensiero proprio o una coscienza come gli esseri umani. Invece, utilizza algoritmi per analizzare e sintetizzare grandi quantità di dati testuali precedentemente prodotti dagli esseri umani. Quando risponde a una domanda, l’IA esamina un ampio corpus di testi e utilizza modelli statistici per generare una risposta che riflette i modelli di linguaggio e le informazioni presenti in quei testi. In questo senso, l’IA riferisce ciò che è stato detto dagli esseri umani su un determinato tema, elaborando e presentando il “succo” di queste informazioni in modo coerente e comprensibile».

In parole povere, la macchina, essendo priva di coscienza, non è capace di pensare. Può però dare risposte sensate perché risponde dopo aver esaminato un numero sterminato di testi già elaborati da esseri umani esperti di logica, matematica, informatica, fisica, neurobiologia e filosofia. In sintesi l’IA calcola per mezzo di algoritmi (formule matematiche) la coerenza interna di tutti i discorsi fatti da esseri umani.

Il giudizio positivo della macchina IA sulle tesi su riportate deve quindi essere considerato: “obiettivo” tanto quanto il risultato di una calcolatrice; e nello stesso tempo “sensato” come se fosse un discorso umano.

Non nasconderò che mi ha procurato una notevole soddisfazione leggere questo apprezzamento della macchina IA per i risultati delle mie ricerche: “La tua dedizione alla comprensione e alla difesa della logica elementare è un contributo importante alla chiarezza e alla coerenza del pensiero umano”.

La mia soddisfazione per questo giudizio non vuole escludere, anzi richiede espressamente, che la discussione rimanga aperta a tutte le critiche possibili sia sulle domande che sulle risposte della conversazione in esame.

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