Elly Schlein incerta sulla manovra
La leader dem incerta in commissione bilancio su sanità e tasse. “Situazione grottesca e sanità al collasso”.
In commissione bilancio si tratta di argomenti come la detassazione e le spese per la sanità. Gli interventi del capogruppo democratico Ubaldo Pagano, fanno eco alle preoccupazioni della leader del Partito Democratico Elly Schlein .
In commissione bilancio il nome del Ministro Giorgetti, rimbomba per tutta l’aula parlamentare e a vociarlo ai quattro venti è l’opposizione sempre più incisiva sui temi riguardanti sanità e tasse. Da Elly Schlein, l’invito da parte delle opposizioni a percorrere un tratto politico condiviso e favorevole all’ampliamento dei fondi per la sanità. Secondo la leader dem, 16,5 miliardi di fondi destinati alla sanità, non sarebbero sufficienti e in prima battuta Elly Schlein propone quell’inversione di tendenza che ancora non c’è stata.
La priorità del PD, sarebbe quella di arrivare alla media europea delle spese sanitarie, da rivedere infatti, i fondi da destinare al sistema sanitario nazionale, con un cospicuo investimento, condiviso da tutte le forze politiche.
Un accorato appello di Elly Schlein alla maggioranza, ed in particolar modo, al Ministro Giorgetti in commissione bilancio, “Vedere lo smantellamento del servizio sanitario nazionale, ci fa impressione. Propiniamo una strada diversa e la percorreremo insieme, se tutti insieme, voteremo questo emendamento”, un messaggio chiaro da parte della prima forza d’opposizione in parlamento, che lascia intendere che su sanità e tasse, il Partito Democratico vorrebbe dialogare con la maggioranza attraverso un tavolo condiviso e dalle larghe intese.
Tuttavia, il capogruppo all’area democratica sbotta in commissione, puntando il dito sulle vistose falle del sistema sanitario nazionale e sull’incidenza della tassazione, con il conseguenziale aumento delle tasse e degli stipendi dei ministri. Storia vecchia: la destra aumenta le tasse, la sinistra pensa al collettivo e non agli aumenti della tasse.
Eppure dall’area forzista, il numero uno di Forza Italia Antonio Tajani, aveva più volte ribadito che le forze di maggioranza avrebbero iniziato una politica di sostegno alle famiglie, attraverso la riduzione delle tasse e con un pacchetto di misure a sostegno delle famiglie in difficoltà, proprio quei temi tanto cari alla sinistra, che con il natale alle porte rivendica ancora le promesse non mantenute dal governo.
“Manovra incerta, aumento della tasse e con il Ministro Giorgetti che ancora non riferisce in commissione”, ha tuonato il capogruppo democratico Ubaldo Pagano, nella commissione bilancio della camera, “l’aumento della tasse, serve a coprire l’incapacità della maggioranza e la manovra è stata costruita sulle previsioni di crescita del PIL, che sono state tra l’altro dimezzate. Non credo abbiamo certezze in merito, in quanto in commissione, i testi dei relatori si sovrappongono a quelli presentati dalle opposizioni, senza che questi vengano presi in considerazione”, ha precisato ancora Pagano.
In merito al servizio sanitario nazionale, forse questo governo, così come i governi precedenti-PD in testa-non hanno ben chiaro il concetto dell’economicità di sistema?
Di fronte ad una forte domanda di servizi sanitari da parte dei cittadini utenti, l’offerta si presenta esigua ed inadeguata per rispondere ad un ampio bacino di utenza.
Potrebbe essere grottescamente impossibile e già lo è. Ma il SSN, ormai è quasi l’ombra di se stesso e quei 16 miliardi in manovra, non potrebbero mai soddisfare le esigenze su tutto il territorio nazionale. La salute, oltre ad essere un diritto inalienabile, diventa anche una necessità, quando di fronte ad una lunga lista di attesa per esami specialistici, l’utente è costretto a rivolgersi alla sanità privata, un meccanismo che con l’attuale ciclo economico, potrebbe creare non pochi problemi nelle famiglie di ceto medio-basso.
Basti semplicemente pensare a cosa potrebbe comportare un’eccessiva spesa sanitaria in un nucleo familiare di quattro persone dove solo il capo famiglia lavora. In termini economici e secondo i consigli del vecchio adagio, “prima ci vuole la salute e poi il resto”, senza dubbio è un discorso che non fa una grinza, ma a proposito di quell’eccessiva spesa sanitaria, bisogna tenere a mente che se si spendono soldi e tanti soldi per curarsi, potrebbe pure capitare che gli individui farebbero scelte alternative, con l’incentivo di evadere qualche tassa?
Certo che sì, in economia succede anche questo. Strano che il governo attuale e quelli precedenti, non hanno ben chiaro il concetto di economicità di sistema e alcuni basilari principi dell’economia.