Cronaca & Politica

Don Mimmo Battaglia, ” un giusto “, nominato Cardinale, Arcivescovo di Napoli

1982
Reggio di Calabria l’inizio della fede certa dopo aver incontrato Madre Teresa di Calcutta.

2024
ROMA 7 dicembre, un nuovo inizio nella distribuzione della fede dopo la nomina a Cardinale, voluto da Papa Francesco.

NAPOLI –  Nella chiesa di Capodichino in piazza di Vittorio, l’arcivescovo di Napoli oggi Cardinale, S.E. Mimmo Battaglia, rivolgendosi ai giovani uomini e donne delle varie parrocchie riunite nella Chiesa di Capodichino, dopo aver ascoltato con attenzione tutti, ha indicato con candore e decisione l’importanza di come sia importante fare buone azioni e non parlare di buone azioni, la differenza di avere il coraggio di mettersi in discussione ed essere consapevoli che non è una gara di essere il primo, avere il voto più alto di tutti, farsi prendere dall’ansia di trasformare la vita quotidiana in una gara e competizioni con tutti per diventare i primi, quasi sempre spinti dai genitori o dagli adulti, trasformando, il gioco, lo sport, lo studio, i rapporti con gli altri giovani una vera guerra di competizioni, dove è importante il voto, vincere ed essere i primi, a discapito della propria salute psicofisica che alimenta lo stress da ansia.
Don Mimmo Sua Eccellenza, ieri Arcivescovo di Napoli, oggi Cardinale, raccomanda l’importanza di prendersi i propri tempi anche se in ritardo, avere il coraggio delle proprie azioni e che anche gli ultimi sono e diventano i primi, come dimostra la storia.


Don Mimmo, ricorda l’importanza della donna e il suo rispetto sin da bambina, l’importanza della donna nella famiglia che è il punto cardine della crescita dei figli, dell’economia familiare, della loro educazione e rispetto delle regole civili e formative. Sempre Don Mimmo ribadisce ai giovani presenti delle parrocchie di chiedere il rispetto del territorio alla Politica, quando mancano i servizi, i trasporti, i ritrovi sociali e comunitari, luoghi dove praticare sport, biblioteche ed il controllo del territorio dagli organi di controllo, rimarcando di chiedere con forza insieme alle famiglie il rispetto della loro dignità di cittadini e dell’importanza di non pensare a ieri, a domani ma ad oggi, perché oggi il giovane cresce come la sua famiglia, avere certezze per poter migliorare se stessi e la società, perché questo valorizza la voglia, volontà del piacere di lavorare, essere laboriosi e buoni cristiani.

Don Mimmo, grazie di essere venuto a Napoli dalla sua bella Calabria, nel convincimento e visione che lei possa governare in un futuro reale quelle certezze che trasmette ai giovani come agli adulti di come essere se stessi, senza alcuna vergogna per i tempi che ci si impiega a raggiungere gli obiettivi di crescita con la guida della buona fede Cristiana.

Giovanni Monorchio

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