Politica nazionale

Dalla dittatura politica si esce vivi, dalla finanziaria defunti

L’uomo nasce sensibile al bello come ogni altro animale. E la cultura sviluppa e sfrutta questa sensibilità istintiva, per offrire al mercato popoli produttivi, ma incapaci di resistere alla forza attrattiva del bello, (come il pesce all’esca) perché malati individualmente e socialmente di consumismo compulsivo.
Il meglio nella giusta misura per farlo bastare per tutti, a tutt’oggi non è mai bastato a nessuno. Tutti pretendono e prendono il MASSIMO DEL MEGLIO, a costo di toglierlo agli altri da criminali.
 
Alla lunga, la guerra dell’egoismo tra individui, paesi, regioni, stati, popoli e continenti, non può che sfociare in una guerra nazionale o mondiale. E la frittata è fatta.
Quando tutti i popoli tendono a l’ingorda appropriazione della massima quantità del meglio disponibile, magari Dio riuscirebbe a mettere riparo, ma il fenomeno è talmente dilagato che agli umani il governo della Pace e della Giustizia sociale gli è già sfuggito di mano. E la barbarie della criminalità, della guerra e della devastazione ambientale non riesce a governarla nessuno. Cultura, politica, giustizia, mercato e Finanza finiscono travolte della loro ingordizia e stupidità.
Ma tutto questo non avviene solo per colpa degli umani, perché il pianeta ci mette anche di suo. Non accetta di essere depredato del massimo del meglio ma di ciò che è disponibile.
Altrimenti risponde a colpi di sconvolgimenti climatici che quest’anno (e ancora non è finita) hanno regalato solo a l’Italia che è grande quanto un fazzoletto, 15 miliardi di danni. Quanto basterebbe per rendere benestanti tutti i poveri d’Italia.
Provate a moltiplicare per i 200 paesi del mondo che sono diecine di volte più grandi dell’Italia, (che è grande 300 mila chilometri quadrati). ( mentre La Russia è 17 milioni di chilometri quadrati) 
E capirete che i danni della guerra fosse pure mondiale e atomica sono insignificanti rispetto ai danni che riesce a generare il pianeta che non ha voglia di garantire qualità di vita crescente ad una umanità che più cresce, più diventa insaziabile, egoista, rapace, criminale e genocida.
Filosofi e scienziati giocano a tressette col morto, ma senza conoscere le regole del gioco, che il terzo giocatore, il creato, conosce perfettamente.
I filosofi de-formando cervelli per indurre l’umanità a volere il massimo del meglio. E i creativi del mondo scientifico continuano a produrre e vendere cose sempre più belle, che come l’esca provvista di amo attraggono e uccidono i popoli spendaccioni e affamano i poveri.
Quindi chi tiene banco non è il filosofo che allena gli umani ad amare il bello a tal punto da avere quasi un orgasmo cerebrale. E non è lo scienziato che produce l’esca dei capolavori tecnologici che migliorano la qualità della vita e quindi inducono l’umanità ad abboccare. 
Ma fare i conti senza l’Oste (il Creato) è sempre stato pericoloso. La Natura
 approva o disapprova il consumo delle sue risorse fatto dall’uomo e risponde a colpi di sconvolgimenti climatici assassini se finisce depredata e devastata.
Franco Luceri

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