Da D’Annunzio a Hugo Pratt: a Bari il convegno sui grandi italiani della Gran Loggia d’Italia
La delegazione magistrale pugliese, guidata dal delegato dott. Gianfranco Antonelli, celebrerà domani in un convegno le grandi personalità della prima obbedienza mista d’Italia.
I grandi italiani della Gran Loggia d’Italia: è questo il titolo del convegno che domani 19 ottobre a Bari ricorderà come la massoneria è sempre stata storicamente scuola di dialogo, di tolleranza, maestra di relativismo, che è il principale antidoto contro ogni assolutismo. Interverranno il Gran Maestro Luciano Romoli, lo storico Fulvio Conti, il Delegato Magistrale della Regione Massonica Puglia Gianfranco Antonelli e il Gran Maestro Aggiunto Paolo Maggi.
L’analisi del profilo dei grandi italiani che hanno aderito alla Gran Loggia d’Italia, offre una chiave di lettura profonda dei valori su cui si fonda la Costituzione, che è il patto sociale, il pavimento essenziale su cui si fonda la civile convivenza.
«Far parte della Gran Loggia degli A.L.A.M. significa condividere un patrimonio universale di valori, riti e tradizioni al servizio dell’uomo. Edificare il tempio – ha dichiarato il Gran Maestro Luciano Romoli – vuol dire per chi aderisce alla massoneria impegnarsi nella definizione di un modello di società aperta, libera da ideologie e dogmatismi, adatta a far crescere il pensiero critico, che appare sopito in questo drammatico momento della storia. La libera muratoria è una scuola iniziatica, fondata su principi morali naturali, universali, che vengono applicati nell’ambito delle diverse obbedienze, legate alle specifiche tradizioni dei territori».
Fedeltà agli ideali, riassunto nel trinomio Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, iscritto nella Tradizione Iniziatica per la Gran Loggia d’Italia significa misurarsi quotidianamente con la storia. La probità morale, la qualità dei comportamenti sostanzia la fratellanza, la fa essere nel mondo, ne ha permesso la trasmissione attraverso i secoli di valori indefettibili, che sentiamo nostri e che siamo desiderosi di trasmettere alle generazioni future.
«Il lavoro massonico – prosegue la riflessione del Gran Maestro – non lo si può infatti ascrivere a una religione delle religioni, nemmeno a una filosofia della filosofia. Il percorso iniziatico è un unicum, un’esperienza che non ha raffronti e che conduce al miglioramento del singolo. Bisogna sintonizzarsi su questa dimensione per iniziare il cammino della fratellanza come la intendiamo e viviamo noi ogni giorno».
L’evento, che si terrà all’Hotel Majestic di Bari con inizio alle ore 10, sarà aperto a tutti: la Gran Loggia d’Italia rafforza l’impegno per portare i valori massonici al di fuori dei templi.
«Abbiamo bisogno di ripercorrere le biografiche di grandi donne e uomini, non solo per ribadire l’eccezionale capacità che hanno dimostrato nell’incarnare i valori della conoscenza e dello stato di diritto, ma anche per trovare nuova energia nell’esercizio del ruolo decisivo che la Gran Loggia d’Italia, oggi, può e deve esercitare nella formazione della coscienza di una cittadinanza matura, rispettosa delle istituzioni e delle libertà democratiche» ha concluso il Gran Maestro Romoli.