Ex ILVA: Chiarelli (UDC) difende l’operato dell’esecutivo Meloni
Nota stampa del Commissario UDC Puglia che ritiene giuste le doglianze degli imprenditori dell’indotto ex ILVA ed invita la sinistra a non fare demagogia.
Nella delicata questione legata all’ex Ilva di Taranto, si moltiplicano gli interventi politici e istituzionali.
Il commissario regionale dell’UDC Puglia, on. Gianfranco Chiarelli, è intervenuto con fermezza a difesa dell’attuale governo, rispondendo alle critiche provenienti dall’opposizione.
“Chi ha ridotto l’acciaieria nelle attuali condizioni si astenga dall’attaccare il governo” ha dichiarato Chiarelli, in risposta alle accuse mosse da esponenti della sinistra riguardo la gestione dei crediti dell’appalto legati all’ex Ilva.
Secondo il commissario UDC, la vicenda ha radici profonde: “La questione crediti dell’appalto ex Ilva viene da molto lontano e rientra in una complessiva fallimentare gestione dell’intera vicenda legata all’acciaieria tarantina, politicamente addebitabile ai governi di sinistra“.
Secondo l’UDC, le attuali critiche rivolte al governo Meloni sono infondate, considerando che provengono proprio da chi avrebbe contribuito alla crisi dell’acciaieria tarantina: “Sono irricevibili oggi gli addebiti che autorevoli esponenti di quell’area politica rivolgono all’attuale governo” si legge nella nota.
Il Commissario regionale UDC ha poi ricordato che il governo è al lavoro per risolvere la questione: “Apprendiamo che sono in corso le procedure per assicurare il ristoro che auspichiamo sia pieno e soprattutto rapido“.
“Nel contempo – ha riferito Chiarelli – il ministro Urso ha annunciato la presenza di un significativo numero di dichiarazioni di interesse per acquisire la gestione dello stabilimento di Taranto” sottolineando che si tratta del risultato di un intenso lavoro svolto dal governo guidato da Giorgia Meloni.
La priorità per l’UDC è evitare gli errori del passato nella scelta di un soggetto che assicuri affidabilità e garantisca i necessari investimenti per rilanciare la produzione, l’occupazione, ma soprattutto in un’ottica di risanamento degli impianti con la massima attenzione ad eliminare ogni fonte inquinante.
Le dichiarazioni del commissario UDC riflettono l’importanza cruciale di un intervento mirato e responsabile per il futuro della storica acciaieria tarantina, non solo sul fronte produttivo e occupazionale, ma anche per la salute dei cittadini e dell’ambiente.