Fisioterapisti, nel futuro ci sono competenze sempre più avanzate
MILANO (ITALPRESS) – La Milano FisioWeek 2024, la settimana dedicata alla fisioterapia, organizzata dall’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio, Varese, giunge al termine con l’ultimo evento formativo: “Oltre i confini della professione”. Il convegno, che si è svolto oggi presso la IRCCS S.Maria Nascente Fondazione Don Carlo Gnocchi, è stata un’occasione per esplorare il futuro della fisioterapia, fornendo una panoramica sul futuro di alcune competenze nel campo della professione, mettendo a confronto le esperienze europee. Lo scopo è tracciare una strada che permetta ai professionisti italiani di formarsi ed acquisire competenze avanzate.
Durante la giornata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a sessioni tematiche sulla normativa vigente, la riabilitazione respiratoria e su diverse tecniche di fisioterapia avanzata – oggi in essere in diversi paesi – con un focus specifico pomeridiano sul panorama europeo.
La giornata si è aperta con il saluto di Mariella Mainolfi, direttore generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute; Marco Bestetti, componente della III Commissione Sanità della Regione Lombardia; Piero Ferrante, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (FNOFI); del direttore dell’Area Territoriale Nord della Fondazione Don Gnocchi, Antonio Troisi; di Matteo Paci, presidente della Società Italiana di Fisioterapia; Marta Lazzeri, past president ARIR, e di Don Pablo Herrera Jimenez, vicepresidente del Colegio Profesional de Fisioterapeutas Comunidad de Madrid.
“Oggi metteremo a confronto la nostra professione qui in Italia con quella esercitata dai colleghi all’estero. Misureremo le nostre competenze e andremo a verificare quali sono le loro. Siamo certi che il confronto sarà un tassello importante per il nostro sviluppo professionale”, ha sottolineato Ferrante.
“Negli altri stati europei i fisioterapisti attuano tecniche che qua in Italia non sono permesse. Ad esempio, il dry needling, l’epi, la neuromodulazione, che sfruttano il superamento della barriera cutanea attraverso l’utilizzo di aghi – ha spiegato Angelo Giovanni Mazzali, presidente dell’Ordine dei fisioterapisti interprovinciale di Milano – permettono di risolvere le problematiche muscolo-scheletriche in maniera molto efficace. Oggi cercheremo di capire che apporto possono avere sulla salute del paziente e, insieme alle istituzioni, in che modo andare a inserirle nella formazione e nella pratica della professione qua in Italia”.
“E’ molto importante – è intervenuto Don Pablo Herrera Jimenez, vicepresidente Colegio Profesional de Fisioterapeutas Comunidad de Madrid – poter essere con i colleghi italiani in questa giornata, poter conoscere le tecniche che vengono utilizzate in tutta Europa e far conoscere le tecniche spagnole, quale evoluzione ha avuto la professione in Spagna e come è diventata una professione indipendente”.
“Siamo qui per valorizzare il ruolo dei fisioterapisti. Non solo nella cura riabilitativa ma anche il ruolo che hanno in termini di prevenzione – ha evidenziato Marco Bestetti, consigliere regionale della Regione Lombardia e componente della commissione Sanità -. La prevenzione deve essere il caposaldo della nostra iniziativa legislativa. Abbiamo appena approvato ii Piano Socio Sanitario della Regione che valorizza questo fattore. Poi vogliamo investire sempre di più sulla domiciliarità, aspetto che ai terapisti è ben noto, e sul ruolo dei fisioterapisti nelle case di comunità e nelle neonate palestre della salute. E’ un rapporto di collaborazione che già esiste ed è forte ma che vogliamo ulteriormente implementare nell’interesse dei cittadini”.
fonte foto xm4/Italpress
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