Si chiudono con l’adozione delle conclusioni finali e il passaggio di consegne dalla Presidenza italiana alla Presidenza canadese i lavori del G7 dei Parlamenti di Verona, a palazzo del Podestà.  “Le urgenti sfide che ci troviamo ad affrontare impongono ai nostri Parlamenti di non rimanere concentrati solo sugli affari correnti ma di inserire la ‘dimensione del futuro’ nell’agenda dei lavori”, ha detto Fontana. “Portare il futuro nel presente dovrebbe essere l’attitudine di ciascun Parlamento per garantire un processo decisionale più efficace e non limitato all’orizzonte temporale di una legislatura”, ha evidenziato il Presidente della Camera, prima di ‘passare il testimone’ all’omologo canadese Greg Fergus, in vista della riunione dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7 del 2025.
Nel suo discorso finale Fontana ha anche richiamato l’attenzione dei colleghi sull’invito del presidente del Copasir Lorenzo Guerini, indirizzato a tutti i suoi omologhi dei Paesi del G7, perché prendano parte alla riunione dei comitati parlamentari di controllo sull’Intelligence, in programma a Roma a novembre. “Auspico – ha detto – la più ampia partecipazione all’iniziativa assunta dal Parlamento italiano”.