Premiati i progetti di Intelligenza artificiale generativa alla Camera. Il Presidente Fontana: “Esploriamo prospettive di utilizzo”. Ascani: “Centralità della persona”
Dalla chat con informazioni in tempo reale sui lavori parlamentari ai prototipi di unificazione delle banche dati utili per le proposte di legge. Dalle piattaforme di monitoraggio automatico della qualità della legislazione ai suggeritori automatici di fonti rilevanti per la stesura delle leggi. Sono, in sintesi, alcuni sistemi sviluppati dai tre progetti vincitori della manifestazione di interesse promossa dalla Camera dei deputati, che ha raccolto, nel complesso, 28 proposte progettuali provenienti da quindici università e centri di ricerca. Alla premiazione di giovedì 25 luglio hanno partecipato il Presidente Lorenzo Fontana e la Vicepresidente Anna Ascani, che guida il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione. All’incontro erano presenti i componenti del comitato, tra cui le deputate Ilaria Cavo e Rosaria Tassinari.
“È indispensabile – ha premesso Fontana – che gli orizzonti futuri dell’intelligenza artificiale esprimano un’idea di sviluppo basata comunque sulla centralità dell’essere umano. In questo modo, tutti potranno beneficiare dei vantaggi di innovazioni senza precedenti”.
“Da diversi anni – ha poi sottolineato – la Camera utilizza applicazioni come il sistema di trascrizione degli interventi, l’ordinamento di base delle proposte emendative, la traduzione di base nelle lingue straniere, la sottotitolazione non assistita degli interventi parlamentari, la classificazione automatizzata degli atti parlamentari e anche il supporto ai sistemi di sicurezza informatica”. “L’avvento di questi modelli, in particolare di tipo generativo – ha osservato il presidente della Camera – ha reso necessario esplorare le prospettive di utilizzo di questi strumenti. Ringrazio il Comitato sull’attività di documentazione (guidato dalla vicepresidente Anna Ascani ndr), che si è mosso in questa direzione e che, attraverso un ampio ciclo di audizioni, ha indagato sui possibili sviluppi che l’intelligenza artificiale potrà avere per supportare l’attività parlamentare, anche grazie al contributo di giovani studiosi, delle università e degli enti di ricerca”.
“Il richiamo alla responsabilità in quanto decisori politici e la necessità di un approccio antropocentrico – ha detto Ascani – sono stati tratti distintivi della nostra azione: vigilare affinché la facile accessibilità alla conoscenza che l’IA genera non sia un abbaglio, un’allucinazione democratica. E agire perché sia chiaro a tutti che nessuna innovazione è neutrale e che, senza un solido protagonismo responsabile e una strutturata regolamentazione, si corre il rischio concreto di rimanere assoggettati a oligarchie interessate unicamente al profitto e al potere. Al centro c’è e deve esserci sempre la persona. Con i suoi diritti, i suoi talenti, le sue fragilità. Ma soprattutto con la sua capacità di decidere, perché è in questa che risiede la ‘specificità’ umana”.
In un videomessaggio, il professor Luciano Floridi, Presidente della Commissione tecnica di valutazione, ha sottolineato: “I progetti candidati erano tutti interessanti, alcuni addirittura visionari, e ci hanno fornito uno spaccato delle opportunità che l’Intelligenza artificiale generativa oggi offre nella gestione delle informazioni”.
Il primo progetto premiato, illustrato durante la premiazione da Andrea Colombo, è denominato “Legislab” ed è stato sviluppato dal Politecnico di Milano e dall’Istituto Einaudi. Destinato agli uffici della Camera, è una piattaforma per l’analisi della legislazione italiana e di supporto per il monitoraggio delle leggi. Rivolto invece ai parlamentari è il progetto “GenAI4Lex”, sviluppato da un consorzio di università (Alma Mater, Luiss, Cnr, Università di Torino), illustrato dalla professoressa Monica Palmirani. Vuole essere un supporto al drafting dei testi legislativi, all’analisi degli emendamenti e dei riferimenti normativi, e alla compliance del testo rispetto al quadro normativo preesistente. È invece pensato per i cittadini il terzo progetto premiato, “DepuChat”, sviluppato dall’Università Roma 3 e dall’Università di Firenze, illustrato durante la cerimonia dal professor Carlo Colapietro. Si tratta di un chatbot che attraverso l’intelligenza generativa permette di scandagliare dati e informazioni custoditi nei siti della Camera per fornire agli utenti risposte alle domande relative all’attività dei loro rappresentanti in Parlamento.