Professionisti sanitari a Greccio (RI) per discutere dei cambiamenti del SSN
I mutamenti epidemiologici e demografici hanno trasformato i bisogni di salute e di cura della popolazione. I mancati investimenti sui professionisti sanitari e l’evoluzione tecnologica hanno portato a un divario difficile da colmare, accentuando gli squilibri territoriali sanitari e sociali.
È quanto è emerso dalle due giornate di formazione promosse dall’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione della prevenzione (Ordine TSRM e PSTRP) di Rieti, in collaborazione con gli Ordini TSRM e PSTRP di Frosinone, Latina, Roma, Viterbo, Perugia/Terni, Foggia, Ragusa, Aquila, Pescara, Chieti, Teramo e delle Marche.
Un evento che ha portato all’Oasi francescana di Greccio, nel reatino, tanti professionisti sanitari e relatoriprovenienti da tutta Italia per discutere delle prospettive e sfide, del ruolo e contributo strategico che le professioni sanitarie possono apportare al Sistema sanitario nazionale.
«Questo evento ha avuto l’obiettivo di rafforzare la nostra convinzione che solo unendo le forze possiamo affrontare le sfide della sanità del nostro futuro. La nostra missione è di continuare a lavorare insieme, non a caso l’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione di Ordini di diverse Regioni, per superare le disuguaglianze territoriali e migliorare l’efficienza del Sistema sanitario nazionale, ha dichiarato Antonio Fasciolo, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Rieti. La partecipazione attiva e l’entusiasmo dei nostri colleghi da tutta Italia sono la testimonianza del bisogno di un dialogo continuo e costruttivo».
L’obiettivo principale dell’evento, che ha avuto il sostegno e il patrocinio della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, è di promuovere una stretta collaborazione tra gli Ordini delle professioni sanitarie e le Istituzioni locali, a supporto di una sinergia e cooperazione ottimali per favorire lo scambio di conoscenze e implementazione di iniziative congiunte, da mettere a sistema.
«La scarsa attrattività delle professioni sanitarie, le lunghe liste d’attesa e l’erogazione disomogenea dei servizi di cura e assistenza rappresentano gravi criticità, che non possiamo né dobbiamo accettare – afferma Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP. – I cittadini devono poter contare su un Servizio sanitario nazionale solido e affidabile. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale investire nella valorizzazione del personale, nella sanità digitale e nella territorialità, garantendo cure di alta qualità in ogni parte del Paese».
Il corso ha offerto un’opportunità unica. Si è discusso delle ultime evidenze scientifiche e sviluppi in ambito sanitario, ponendo un forte accento sulla formazione continua, l’etica professionale e l’uso responsabile delle tecnologie. Nella due giornate di corso, i partecipanti si sono confrontati e hanno condiviso esperienze e conoscenze, elevando la trattazione a un contesto di alta formazione e dialogo.
Professioni al centro. Nella prima giornata si sono intervallate discussioni dedicate alle professioni sanitarie, anche grazie al coinvolgimento delle Commissioni di albo delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che afferiscono agli Ordini TSRM e PSTRP, con interventi su temi cruciali, come l’uso responsabile delle tecnologie in ambito sanitario e l’impatto che ha avuto la pandemia da Covid-19.
La seconda giornata ha approfondito temi di politica sanitaria, la cui moderazione è stata affidata ai componenti del Comitato centrale della FNO TSRM e PSTRP e ad esperti di settori specifici che vi collaborano attivamente. Dopo una sessione dedicata all’evoluzione del sistema sanitario, la mattinata è proseguita trattando la riorganizzazione dei servizi sanitari e la responsabilità professionale, con particolare attenzione alla legge Gelli e al consenso informato. Sono intervenuti alla discussione anche esponenti del Ministero della salute, Agenas, Cogeaps, ASL di Rieti e Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
La parola ai protagonisti.
Vincenzo Bonetti, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Viterbo: «L’evento tenutosi a Greccio è stato un’importante occasione di confronto e dialogo per il settore sanitario e i professionisti della salute legati ai nostri Ordini, con la partecipazione attiva delle Istituzioni per contribuire al potenziamento del SSN».
Roberto Caruso, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Ragusa: «Attraverso la nostra Istituzione ci troviamo a dovere affermare una identità professionale chiara e affidabile a garanzia della salute dei cittadini. Questo evento formativo rimarca quanto sia importante la cooperazione tra i professionisti sanitarie che popolano i nostri Ordini; professionisti che giornalmente si occupano di soddisfare i bisogni di cura della popolazione».
Raffaella D’Andrea, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Foggia: «Il convegno ha rappresentato un’occasione unica per approfondire tematiche cruciali che ci riguardano come professionisti della salute. Un confronto costruttivo e ricco di spunti. Abbiamo messo insieme buone pratiche e strategie comuni per una sanità del futuro equa e di prossimità, sempre più vicina ai bisogni di salute delle persone e dell’intera comunità».
Angelo Di Matteo, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP dell’Aquila, Chieti, Pescara, Teramo: «Un importante convegno sui mutamenti del Servizio sanitario nazionale e il ruolo delle professioni sanitarie. L’evento ha offerto una visione innovativa per una sanità orientata alla prevenzione e all’innovazione. I professionisti sanitari devono collaborare per costruire un futuro della sanità più efficiente e centrato sui bisogni di cura dei cittadini».
Andrea Lenza, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma: «Definire un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza primaria in grado di individuare standard strutturali, tecnologici e organizzativi uniformi su tutto il territorio nazionale, per garantire a cittadini e operatori del SSN il rispetto dei LEA, favorire le integrazioni tra rete territoriale assistenziale e strutture ospedaliere e garantire la continuità delle cure, sono punti essenziali che certamente coincidono con gli obiettivi del nostro Ente, e il convegno di oggi è certamente un’occasione preziosa per condividere e orientare strategie utili al raggiungimento di risultati importanti indirizzati al miglioramento continuo della nostra sanità».
Iacopo Negri, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP delle Marche: «Questo evento formativo ha piantato le radici per una nuova visione multi professionale e multidisciplinare per gli Ordini TSRM e PSTRP. È un solido punto di partenza, non solo formativo, ma di coinvolgimento e stimolo alla consapevolezza del valore delle professioni sanitarie all’interno della rete organizzativa aziendale, territoriale, ecc, ma anche di stimolo alla crescita e rafforzamento del sapere scientifico e operativo».
Federico Pompei, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Perugia, Terni: «I valori della multiprofessionalità fanno oramai parte del nostro DNA dalla nascita dei nostri Ordini e ancora una volta, grazie a questo primo evento interregionale, abbiamo ampliato nuovamente i nostri orizzonti istituzionali, unendo competenze e professionisti da tante regioni diverse, per mettere a disposizione dei nostri iscritti qualità formativa, rappresentanza istituzionale per affrontare al meglio tematiche sanitarie attuali e decisive per il nostro sistema sanitario».
Raffaele Riccio, Presidente Ordine TSRM e PSTRP di Frosinone: «Da questo evento emerge il valore immenso del lavoro di squadra per raggiungere obiettivi comuni. Promuovere dinamiche positive di gruppo e sinergiche è essenziale per ottenere i risultati sperati, e mettere a sistema buone pratiche, a favore di una collaborazione proattiva tra le Istituzioni per la tutela della salute dei cittadini. Un approccio collaborativo e resiliente favorisce nuove azioni, per affrontare le sfide del nostro sistema sanitario».
Elga Rovito, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Viterbo: «Le prospettive innovative e le identificazioni di bisogni emergenti sono fondamentali per adattare i servizi sanitari alle esigenze attuali e future della popolazione. Le professioni sanitarie, con la propria expertise e responsabilità, svolgono un ruolo chiave nell’orientare la formazione continua e nell’assicurare la prossimità e l’efficacia dei trattamenti, contribuendo in modo significativo alla promozione della salute e al benessere della comunità».