Un dicastero che ci manca
Di Ministeri per i Connazionali all’estero, nella storia della nostra Repubblica, ce ne sono stati tre. Di breve durata ma, di fatto, riproponibili.
Il primo a guida dall’On. Boniver (1991/1992), il secondo dall’On. Berlinguer, (1994 / 1995). Poi, più nulla, sino al primo Governo Berlusconi col varo di un Ministero per gli Italiani all’Estero a guida dell’On. Mirko Tremaglia. Dicastero che è vissuto dal 2001 al 2006 e con eloquenti segni d’interessamento per la nostra Comunità oltre frontiera. Tra cui il voto politico postale.
Sono passati circa diciannove anni da allora ma nessuno ha ritenuto di ridare realtà a un Dicastero, o a un Dipartimento, la cui utilità mi sembra più che evidente. Né di aggiornare il voto” politico” postale . Nello spirito del rinnovamento, torniamo a proporre almeno un Dipartimento per gli Italiani all’Estero (DIE). Struttura che consentirebbe una “gestione politica” dei Parlamentari eleggibili nella Circoscrizione Estero.
Questa situazione torna a evidenziarla con la speranza, almeno, d’innescare un dibattito tra i Lettori. Adesso la nostra proposta avrà senso nella misura in cui sarà utilizzata.
Giorgio Brignola
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