Interviste & Opinioni

Thomas Mann e le eroine della guerra

Il parlamento europeo

E’ di pochi giorni la notizia che il Parlamento Europeo  ha votato quasi all’unanimità (contrari i 5S)  una cifra colossale di miliardi, tolta ai cittadini europei, a favore  dell’Ucraina per la sua guerra.

Deve erompere e perfino zampillare un fluido venefico molto efficace da parte della Commissione Europea e da parte dei capi degli stati membri, tra cui l’Italia, per riuscire a condizionare con tali risultati tutti questi personaggi del Parlamento Europeo che, accecati, hanno  colpevolmente anche loro azzerato tutti i principi costitutivi e fondativi della Unione Europea, a favore delle armi, oggi.

La parola di Papa Francesco, il Vicario di Cristo in terra, vale meno di zero, per i guerrafondai.

E’ troppo umiliante  ricordare quanto è scritto nei Trattati di Roma  sui  doveri e obblighi dell’Europa Comunitaria, di pace e fratellanza verso tutto il mondo, ora perfino criminalmente abrogati, a favore della guerra di Biden e della NATO e di Zelenskiy. E’ vero, è perfino  troppo facile. addirittura arricchente fare la guerra, arduo e intelligente favorire invece il colloquio e la pace e il benessere comune.

E il da poco defunto presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha scritto: “…oggi abbiamo bisogno di Europa, di un’Europa che sia e diventi uno strumento di pace”. “La pace è amicizia tra i popoli, è cooperazione tra gli Stati, condivisione di sovranità con gli organismi internazionali”. Tutto saltato in aria, grazie alle ursule e ursuli, pedagoghi della guerra e della morte, servi di Biden e della NATO,  “..dalle armi che sparano, dalle bombe che esplodono, dal riarmo sul nucleare….”.

La nona Sinfonia di Beethoven alla fine contiene la corale dell’Inno alla gioia di Schiller:  è la glorificazione del regno della fraternità umana e della vittoria dell’uomo sulla oppressione e sulla tirannide politica, l’inno alla sua libertà: alle Menschen werden Brueder…seid umschlungen, Millionen!   fraternizzino tutti gli uomini ….abracciatevi anzi avvinghiatevi, a milioni!

La sinfonia è stata dichiarata inno dell’Europa nel 1972 e nel 2001 dall’UNESCO  musica e parole  dichiarate memoria del mondo e già nel 1964 San Benedetto, il Messaggero della istruzione,  della devozione e del lavoro, dichiarato Patrono dell’Europa: ora, labora et lege! E’ una beffa del destino che l’Europa sia capitata in mano di bombaroli quali Scholz, Macron  & Co.

Ecco pochi versi che sono la sintesi di tutto, anche della disumanità e ferocia implicite nel criminale provvedimento del Parlamento Europeo nonché dei capi di stato, ursule e ursuli, ecc:

Alle Menschen werden Brüder,

Wo dein sanfter Flügel weilt.

Seid umschlungen, Millionen!
Diesen Kuß der ganzen Welt!
Brüder, über’m Sternenzelt
Muß ein lieber Vater wohnen

ALLE MENSCHEN WERDEN BRUEDER…SEID UMSCHLUNGEN, MILLIONEN!  TUTTI GLI UOMINI FRATERNIZZINO….ABRACCIATEVI  ANZI  AVVINGHIATEVI, A MILIONI !!

LENIN, maestro di rivoluzioni e di guerre, scrisse: “Nessuno…..uscirà vincitore da questa guerra. La guerra non è un  giuoco, la guerra è una cosa  mostruosa, che costa milioni di  vite umane e  cui non è facile mettere fine!” (H.Carrère d’Encausse, Lenin).

I cosiddetti parlamentari europei come hanno osato, come hanno potuto calpestare, quasi all’unanimità, impuniti, questi bastioni e queste barriere dell’amore e della fratellanza, a favore della guerra?

Il lettore che ha curiosità e interesse, vada  alla famosa lettera di Thomas Mann in risposta a quella del decano della Univ. di Bonn del 1936 che  revocava la laurea honoris causa già concessa. Al posto di Germania e analoghi, immaginare Europa.

Küsnacht am Zürichsee,  Capodanno 1937.                                                                                                                                 © Michele Santulli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci