Il Kazakistan ha assunto un ruolo strategico per il nostro paese
Attilio Runello
Si tratta di un paese con un governo politicamente filorusso.
Ma su un piano commerciale è molto aperto ad attrarre aziende occidentali, ad esportare idrocarburi e a fare da corridoio per le merci che provengono dalla Cina.
In un momento in cui il transito delle navi attraverso il mar Rosso è in pericolo acquista maggior rilievo il percorso via treno che le merci possono prendere attraverso il Kazakistan sino alar Caspio e poi attraverso il mar Nero.
Nel paese da decenni inoltre è presente l’Eni impegnata nell’estrazione di idrocarburi.
Oltre all’Eni sono presento circa centocinquanta aziende italiane. Alcune partecipano alla realizzazione e manutenzione del corridoio ferroviario che collega la Cina – con cui il paese confina – con le sponde del mar Caspio in cui il paese si affaccia.
Il saldo commerciale e a favore del Kazakistan. Noi esportiamo macchinari agricoli e importiamo idrocarburi e minerali.
Come è noto il paese è vastissimo, in gran parte semidesertico. Ha una popolazione che non arriva a trenta milioni di abitanti che comincia a beneficiare delle ricchezze di cui il paese dispone.
Attilio Runello