L’attacco del Governo Meloni ai senatori a vita
Non si tratta solo di una limitazione dei poteri del Presidente, si toglie all’Italia lo strumento, come quello dei baronetti nel mondo anglosassone, di esaltare coloro che hanno dato lustro al Paese. Che vergogna!
Cosa dice l’art 59 della nostra bella Costituzione? “Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”
Si può fare a meno di questo? A mio modesto avviso è un cedimento politico, culturale, sociale e persino morale.
Vogliamo fare una carrellata sui senatori a vita? Ecluso gli ex presidenti – peraltro gli unici riconfermati nell’ipotesi di riforma, troviamo davvero il meglio del nostro paese.
Gianni Agnelli, Camilla Ravera, Carlo Rubbia, Carlo Bo, Rita Levi Montalcini, Eugenio Montale, Arturo Toscanini, Eduardo De Filippo, solo alcuni e per parlare di quelli del passato.
Quale immagine vuole dare al Mondo il governo Meloni con questa ipotesi di riforma?
Eliminare uno strumento che nella storia politica non è stato mai usato in modo anomalo, che hanno giustamente riconosciuti cittadini meritevoli, è un pessimo servizio al paese reale, che certamente, come lo scrivente non capirà questa politica.
Se poi si dovesse, come è nelle cose, arrivare al referendum lo ricorderemo agli elettori.