Cronaca & Politica

Giudici (Uritaxi): “Le Iene strumentalizzano i guadagni taxi durante la pandemia. Sul Pos siamo alla caciara smentita da indagini vere”

 
FIRENZE –  “I dati che riportano Le Iene sul dichiarato dei tassisti italiani per l’anno 2021 non hanno niente di strano. Ricordiamo che gli anni 2020, 2021 e primo semestre 2022 erano anni di piena crisi pandemica, con i taxi che denunciavano cali del lavoro tra il 70 e il 95%, e che erano continuamente in manifestazione, insieme a molte altre partita iva, in molte città d’Italia per chiedere aiuti economici”.
E’ quanto dichiara Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi, a proposito del servizio andato in onda ieri su Italia1. “In quella fase, nonostante il totale abbandono di quello che è pur sempre un servizio pubblico locale, visto che i tassisti artigiani delle regioni più fortunate hanno ottenuto aiuti inferiori a 200 euro mensili lordi – sottolinea Giudici – i tassisti si sono dedicati al trasporto gratuito per le strutture ospedaliere, a coprire comunque il servizio h24, e addirittura, proprio per la drammaticità della situazione, ad ottenere deroghe normative per poter trasportare cibo e farmaci.
Nonostante questa situazione, le cooperative radiotaxi dei tassisti italiani non hanno licenziato nessuno, né un centralinista, né alcun loro collaboratore, mentre le multinazionali annunciavano a pandemia appena iniziata, nel maggio 2020, ‘licenziamenti di 3500 addetti nel giro di tre minuti via mail’.  “Troviamo dunque irresponsabile – accusa il presidente nazionale Uritaxi – che si debba scatenare una pubblicità così negativa contro gli operatori di questo settore, causando odio sociale verso la categoria, speculando su annate che sono state drammatiche per decina di migliaia di famiglie del settore”.
 
In quanto al tema Pos, dice Giudici, “si sta facendo una ‘caciara’ senza precedenti, sulla base di mitomanie in cerca di visibilità gratuita a discapito dell’onorabilità dei propri colleghi. Anche l’ultimo rapporto ‘Gli italiani e i taxi’ prodotto dal centro di ricerca Lab21.01, pubblico sul nostro sito, ha rilevato – a cospetto di un gradimento medio del servizio taxi dell’83,7% in sedici diverse città italiane – che mediamente 7 cittadini su 10 non si siano mai visti rifiutare l’uso del pos ed in città come Bologna, Siena, Firenze, Brescia, Verona, Perugia, Torino, Genova questo dato è superiore a 8 cittadini su 10. Recentemente, la Regione Lombardia, col metodo del “mistery client” ha addirittura rilevato un dato del 98% sui taxi di Milano”.

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