Aldo Moro fu assassinato 45 anni fa. Inizia il declino dell’Italia e della sua Democrazia liberale
di Antonino Giannone
Il 9 Maggio del 1978 Aldo Moro fu fatto ritrovare già morto, in Via Caetani, nel bagagliaio di un’auto, a metà strada tra la sede della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano. Era stato rapito 16 Marzo dalle Brigate Rosse che assassinarono 5 uomini della sua scorta. Il suo calvario e la sua prigionia durarono 55 giorni e si conclusero con la sua barbara uccisione.
La vulgata di Tangentopoli, degli anni ‘90, ha liquidato troppo frettolosamente e con enormi falsità la storia della Democrazia Cristiana e dei Partiti politici che hanno governato insieme nella ricostruzione del Paese. Purtroppo i Millennials e i giovani delle generazioni Zeta e Alpha conoscono sommariamente e solo sulla base di quanto hanno letto nelle cronache giornalistiche di quegli anni che sono state molto parziali a tutela di grandi interessi contrari all’esercizio della libertà politica del nostro Paese.
Un grande liberale come Luigi Einaudi, il secondo Presidente della Repubblica italiana, disse: “La libertà esiste se esistono uomini liberi; muore se gli uomini hanno l’animo di servi ….La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica”
C’è stata una grave dimenticanza, un grande vuoto nel non aver spiegato il ruolo storico che la DC ha avuto in 40 anni di ricostruzione e di governo del Paese, portando l’Italia nel 1987 ad essere la 5^ Potenza industriale del mondo!
Ai Giovani e alla società è stata raccontata soltanto la parte finale della DC storica, quella rappresentata da alcuni dirigenti che non avevano certamente virtù etiche come l’onestà e la trasparenza.
Aldo Moro, il più autorevole tra i Politici europei che abbia provato ad opporsi alla straripante influenza che gli Stati Uniti d’America hanno esercitato e tutt’ora esercitano sull’Europa, con la NATO, dal dopoguerra in poi. Le verità dopo tante inchieste e Commissioni Parlamentari su quel tristissimo episodio della storia politica dell’Italia si può riassumere approssimativamente così.
– Aldo Moro voleva: cancellare con un colpo di penna, senza pagarlo, il debito di guerra del Tesoro italiano verso le banche (Casse di Risparmio) controllate dai noti poteri finanziari internazionali. Alla sua morte infatti il debito del Tesoro verso le Casse di Risparmio non fu più cancellato con un colpo di penna, produce tuttora interessi.
-Aldo Moro voleva stampare con le BIN (banche d’interesse nazionale che erano pubbliche) una prima tranche di 5 miliardi di euro di banconote cartacee da 500 lire per finanziare le opere pubbliche. Alla morte di Moro, infatti, le 500 lire in banconote cartacee non furono stampate dalle BIN.
-Aldo Moro non voleva inoltre che Banca d’Italia fosse estromessa dall’acquisto dei titoli di Stato che rimanevano venduti. Alla sua morte infatti Banca d’Italia fu estromessa dall’acquisto dei BTP rimasti invenduti, l’Italia cedette al potere finanziario internazionale “se vuoi che ti compri i titoli di stato rimasti invenduti, pagami interessi”.
Sarebbe utile che queste risultanze note alle Commissioni Parlamentari fossero studiate e approfondite per una verità storica a disposizione dei Giovani Fratelli e Sorelle d’Italia che, ahimè, da tutti i media, subiscono lo stesso controllo diretto e indiretto che l’economia finanziaria esercita sull’economia reale e sulla stessa politica che non ha esercitato più la stessa autonomia del periodo trascorso fino all’uccisione di Aldo Moro. Chissà se la Politica riuscirà ad avviare un cambiamento con la P maiuscola e con la determinazione, coerenza e trasparenza finora dimostrate da Giorgia Meloni, che si dichiara Patriota al servizio della Ricostruzione del Paese per il miglioramento del Bene Comune degli Italiani, priorità della sua azione di Governo.
Aldo Moro ha pagato con la vita il tentativo di rendere autenticamente libera l’Italia ed indipendente. con la sovranità di stampa della moneta….e anche sotto il profilo dell’indipendenza energetica…Intuizioni che oggi 2023 appaiono straordinarie!
Moro fu una persona mite, padre di Famiglia esemplare. Politico con Visione Cristiana della società, coerentemente cattolico praticante, ha cercato la via per una sana socialdemocrazia…glielo hanno impedito e oggi, nell’era della globalizzazione i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Personalmente, ho avuto il privilegio di conoscere il Presidente Aldo Moro nel 1972 a Bari in occasione di un premio di attestazione benemerita all’Avv. Pietro Sette, un barese che allora era Presidente dell’Eni e che ha avuto anche negli anni successivi, come Presidente dell’IRI, un ruolo determinante, per fare realizzare programmi di industrializzazione del Mezzogiorno; come già in precedenza per l’insediamento del Nuovo Pignone, della Breda e delle Fucine Meridionali. Eni, Iri e le altre Partecipazioni Statali erano strumenti economici e finanziari a disposizione della Politica per realizzare gli obiettivi che la Società richiedeva. Valeva allora il principio del N.O.MA. (Non Overlapping Magisteria) che poi è stato capovolto nel 1997 con l’abolizione della legge Steagall Glass Act da parte di Bill Clinton, Presidente USA. È iniziato il periodo nel quale il primo pilastro è la Finanza che fissa gli obiettivi della Società e non più la Politica che è diventato il secondo pilastro, cosicché i politici sono succubi della Finanza e, infine, il terzo pilastro è l’Etica che da decenni non è stata più insegnata ai giovani e che è in grave declino in tutti i settori della società.
Nel giorno del ritrovamento del corpo ucciso di Aldo Moro, rileggiamo un passaggio della sua ultima lettera scritta a sua moglie Eleonora Crivelli, durante i giorni del rapimento, per consentire a tutti i lettori di cogliere la sua profonda umanità cristiana.
“Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore.
Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto e a te e tutti un caldissimo abbraccio, pegno di un amore eterno. Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo.
Amore mio, sentimi sempre con te e tienimi stretto.”
Preghiamo per Aldo Moro e per tutti gli italiani che sono stati assassinati mentre erano impegnati a “Servire la Politica e a non servirsi della politica” come ci ammonisce da oltre 100 anni Don Luigi Sturzo.
I Giovani ritrovino la memoria e le verità della storia politica dell’Italia e del ruolo dei Partiti politici nella ricostruzione del Paese, realizzata dopo la 2^ guerra mondiale per trarre ispirazione, fiducia e valori etici e cristiani per realizzare il futuro dell’Italia nell’era digitale.
Non dimentichiamo la nostra memoria storica!
Antonino Giannone
Prof. Leadership and Ethics.
Membro di Comitati Tecnico- Scientifici: Associazione Nazionale Italiani nel Mondo- Comitato per una Civiltà dell’Amore, Ente Nazionale Trasformazione Digitale, Fondazione Fiorentino Sullo, Nuova Scuola Pitagorica, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti.