Aicp, Camera: no a blitz sulla pelle dei collaboratori parlamentari
“Secondo indiscrezioni provenienti dalla Camera dei deputati, nel corso dell’Ufficio di Presidenza di oggi, mercoledì 22 febbraio, verrà posta all’ordine del giorno la modifica alla “delibera Fico” del 4 ottobre 2022, relativa alla disciplina dei contratti di lavoro dei collaboratori parlamentari”.
Lo dichiara José De Falco, Presidente dell’Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (AICP). “Se così fosse – continua De Falco – si realizzerebbe quell’operazione-portafogli denunciata lo scorso Natale (e allora rinviata) volta a ripristinare la possibilità di fare contratti da 900-1000 euro ai collaboratori accreditati a Montecitorio, che la delibera Fico, finalmente, aveva vietato”. “Il punto è che – continua il Presidente AICP – a differenza di quanto avviene presso il Parlamento europeo e in tutti gli altri Paesi europei, la retribuzione dei collaboratori ancor oggi viene finanziata con una trattenuta sul rimborso mensile spettante ai deputati. E quindi se il collaboratore viene pagato poco, al deputato resta di più. Per farci, esentasse, essenzialmente quel che vuole.”
“L’auspicio – ad oggi disatteso dal presidente Fontana e dai membri dell’Ufficio di Presidenza – è che prima di fare interventi in materia, la Camera accetti di incontrare l’AICP per elaborare uno schema di delibera condiviso che, anche trovando formule di contrattuali più prossime alle esigenze concrete dei parlamentari, non pregiudichi basilari diritti di lavoratori che – incredibilmente – proprio all’ombra del Palazzo da decenni vengono ignorati in nome di indicibili micro interessi di budget dei singoli rappresentanti della Nazione”