Con Francesco Rocca Presidente della Regione Lazio: ci sarà una migliore Sanità e più Etica con al centro la Persona?
di Antonino Giannone
Molte sono le attese nella Regione Lazio dove i cittadini, che hanno votato anche se in misura inferiore al passato, hanno eletto a stragrande maggioranza Francesco Rocca Presidente della coalizione politica di Centro Destra.
Il nuovo Presidente Rocca è stato preceduto dalla fama di essere stato per due volte eletto come Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC). Primo italiano nella storia della Croce Rossa a ricoprire questo importante incarico eletto dai rappresentanti di 192 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Durante la campagna elettorale Rocca ha spesso commentato la situazione delle carenze del Servizio Sanitario nelle Province della Regione Lazio. Infatti, per le patologie più critiche e ricorrenti (tumori, cuore e altre) i cittadini di Frosinone, Rieti, Viterbo, Latina devono ricorrere a Roma per sottoporsi ad operazioni chirurgiche, ma con liste di attese di molti mesi e perdurando, a livello locale, una mancanza di assistenza immediata ai Pronti Soccorso che sono del livello di Paesi sotto sviluppati, ben conosciuti dal Presidente Rocca.
Così Rocca commentava prima delle elezioni regionali, quando era Presidente del IFRC: “Viviamo in tempi estremamente difficili in cui le crisi più complesse si riverberano a livello globale: instabilità economica, carenza di cibo, emergenze sanitarie e crisi climatica, si sono sovrapposte, definendo rischi senza precedenti per il mondo….La pandemia del Covid19 ha mostrato al mondo il ruolo fondamentale svolto dagli attori locali, come i volontari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nel rispondere alle crisi. Ecco perché la localizzazione degli aiuti umanitari è il modo più efficace per salvare vite umane e costruire comunità più sicure, forti e sane”. Rocca esortava la comunità internazionale a mettere al primo posto la solidarietà globale e a tradurla in azione: “Quando ci sono volontà politica, dialogo aperto e decisioni multilaterali, tutto è possibile. La risposta politica e collettiva alla crisi ucraina ha mostrato cosa si può fare quando l’umanità e la dignità vengono prima di tutto, quando c’è la volontà di assistere e proteggere le persone”.
Con questo bagaglio di esperienza e di Visione, Rocca ha fatto una campagna elettorale incentrata sul miglioramento del Servizio Sanitario Regionale. Dopo la vittoria elettorale nel Lazio Francesco Rocca abbiamo ascoltato le sue dichiarazioni (EUR- Tre Fontane 13/febbraio): “Sono molto orgoglioso di raccogliere questa sfida e l’alta responsabilità per realizzare un livello di servizio sanitario regionale più rispondente all’era digitale, mentre ancora nel 2023, nel Lazio si opera con i fax per le assegnazioni delle prenotazioni sanitarie!” Naturalmente altri grandi obiettivi della sua Giunta saranno: la risoluzione di gravi carenze per le situazioni di smaltimento dei rifiuti, quelle della mobilità sostenibile e della viabilità interregionale.
Ma come realizzare l’efficienza del sistema da un lato e il contenimento della spesa sanitaria dall’altro?
Riuscirà la Sanità Pubblica, riformata nel Lazio, a promuovere efficienza e qualità in una cultura di competizione?
Il nuovo governo regionale, presieduto da Francesco Rocca, riuscirà a ridurre lo strapotere delle logiche burocratiche che privilegiano una responsabilità fondata sulla forma e nel migliore dei casi sulla tranquilla sopravvivenza?
Nella Regione Lazio, ma ci auguriamo anche in altre Regioni più arretrate, inizierà a prevalere una responsabilità dei risultati ed una forte innovazione in termini organizzativi nei metodi di gestione?
Da questi interrogativi derivano risposte in ordine ad un nuovo sistema di regole non solo per il settore della Sanità, che individui nuovi punti di equilibrio tra Valori, Diritti e Convenienze che seppure conflittuali si possano tradurre in un impegno da parte di tutti a rispettare l’insieme delle regole esplicite condivise e codificate.
Naturalmente bisognerebbe evitare la tentazione ricorrente, da oltre 25 anni, da quando seguiamo dall’esterno i processi organizzativi della Sanità, di cambiare le regole del sistema sanitario, ma non solo, per approfittarne a proprio vantaggio o di particolari e forti interessi corporativi.
Bisognerà che si diffonda la cultura di essere sottoposti a controlli e verifiche istituzionali e sociali, quale ad esempio la trasparenza delle decisioni, tali da impedire la negazione dei diritti altrui.
Servirebbero nuove frontiere per i giudizi di ordine etico applicabili alla Sanità come per esempio il contenimento della spesa sanitaria: non dovrebbe essere considerato l’elemento della spesa pubblica su cui scaricare tagli e riduzioni, come è accaduto in questi decenni nel Sistema Sanitario Nazionale.
La Pandemi del Covid19 ha smascherato agli occhi di tutti quanto è accaduto in quasi tutte le Regioni del Paese con tagli enormi di spesa, chiusure di ospedali e fughe all’estero di decine di migliaia di Medici e con il paradosso del numero chiuso per l’accesso alle Facoltà di Medicina. Oggi 2023 siamo costretti ad utilizzare Medici dall’estero (Es. più eclatante in Calabria) attraverso accordi con Paesi come Cuba, Perù e in Pandemia con la Russia (una vicenda opaca per i risvolti segreti connessi ad accordi fatti da Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio dei Ministri).
Competenza e Responsabilità Etica.
Da alcuni mesi si è insediato il nuovo Governo del Presidente Giorgia Meloni, speriamo, che realizzi una nuova stagione di Competenza e di Responsabilità Etica delle classi dirigenti che saranno nominate. È vero che con l’Etica una persona, non compra prodotti alimentari e quindi non mangia, ma è pur vero che senza valori etici un popolo, una società va sempre più in declino e muore lentamente e progressivamente per la mancanza di principi di umanesimo integrale e aggiungiamo di umanesimo cristiano.
Servirebbe avviare, con urgenza, nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)
– Progetti, di Alta Formazione Etica e di Umanizzazione dei Giovani e degli Studenti Universitari, in tutte le Facoltà, perché i Valori Etici sono trasversali;
– Progetti sulla Responsabilità Etica e sulle Abilità trasversali (Soft Skills) delle classi dirigenti ad ogni livello.
In questo modo potremmo sperare che l’Italia realizzi un reale miglioramento del Bene Comune raggiungendo tra 5/10 anni, in un futuro che forse non vedremo, il risultato di VI^ Potenza industriale come è accaduto nel 1987. La classe dirigente della mia generazione ha contribuito a raggiungere quel risultato
Ci auguriamo, pertanto, che chi sarà chiamato a funzioni di Direzione in Sanità, per competenza professionale e merito, non dovrebbe comportarsi come spesso in passato: deprecare risorse economiche già scarse per incompetenze o per volontà di proseguire interessi personali, con danno del benessere della comunità o a causa di staff decisionali intrinsecamente non idonei a seguire una realtà di domanda e di offerta che sono diventate fortemente dinamiche nell’era digitale.
Pertanto auguriamo al Presidente Francesco Rocca in Regione Lazio e al Presidente Attilio Fontana in Regione Lombardia di fare emergere con trasparenza (virtù etica) la Responsabilità Etica nelle loro decisioni e nei comportamenti delle classi dirigenti, con la priorità sempre a soddisfare i bisogni delle persone e in particolare dei più fragili. In conclusione, diremmo: La Sanità al servizio della Persona e non la Persona al servizio della Sanità.