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La bontà per gli italiani significa qualità e sostenibilità

ROMA (ITALPRESS) – Gli italiani non rinunciano alla qualità dei prodotti che scelgono, sebbene gli aspetti ambientali e il legame con la tradizione condizionino sempre di più le decisioni di acquisto. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da Nextplora per il Gruppo Bauli in occasione del centenario dalla fondazione dell’azienda. Lo studio ha analizzato l’evoluzione […]

ROMA (ITALPRESS) – Gli italiani non rinunciano alla qualità dei prodotti che scelgono, sebbene gli aspetti ambientali e il legame con la tradizione condizionino sempre di più le decisioni di acquisto. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da Nextplora per il Gruppo Bauli in occasione del centenario dalla fondazione dell’azienda. Lo studio ha analizzato l’evoluzione del concetto di bontà negli anni, gli aspetti che influiscono maggiormente sugli acquisti, oltre ai must have per il Natale, con uno spaccato sulle differenze generazionali in termini di percezione.Proprio in questo contesto, il valore della gentilezza non passa mai di moda: indagando sulle azioni legate al “sentirsi buoni”, il comportamento gentile rappresenta la prima scelta tra gli intervistati e, subito dopo, la priorità diventa l’ambiente. Inoltre, mentre i baby boomer, generazione X e millennial concordano nell’indicare la gentilezza come primo fattore di bontà, per la generazione Z essere buoni significa compiere scelte consapevoli per il pianeta (51%).Dall’indagine emerge, inoltre, come la qualità del prodotto resti sempre il primo fattore capace di condizionare le decisioni di acquisto. Seguono, nella scala dei driver di acquisto, sostenibilità (84%) e storicità (79%).Emerge poi come, rispetto al passato, alcuni elementi siano diventati maggiormente rilevanti nel definire un prodotto buono. Il 61% dei rispondenti ha indicato la qualità degli ingredienti, insieme alla naturalità e all’assenza di conservanti / additivi / coloranti. Seguono l’origine degli ingredienti, (56%) e subito dopo la confezione riciclabile / sostenibile per l’ambiente (54%) Il packaging riciclabile è poi un aspetto capace di avvicinare le generazioni: la generazione Z (per il 54%) e i baby boomer (per il 60%) sono sensibili a questo aspetto. L’italianità della marca è un tema caro alle generazioni più anziane, e viene indicato come più importante rispetto al passato dal 53% sia dei baby boomer che della generazione X.La ricerca ha poi analizzato il percepito della ricorrenza per eccellenza, il Natale. Immancabili panettone e pandoro in tavola, capaci di creare l’atmosfera autentica del Natale per il 62% degli italiani, anche più dello scambio dei doni.Infine, esiste finalmente una risposta chiara all’eterno dilemma “panettone o pandoro”: 63% degli italiani si dichiara fieramente Team Pandoro, soprattutto i più giovani (il 76% degli appartenenti alla Gen Z e il 78% dei Millennial), mentre il panettone incontra i gusti soprattutto dei Baby Boomer (54% rispetto alla media nazionale del 37%).
– foto ufficio stampa Noesis –(ITALPRESS).

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