Draghi lascia Palazzo Chigi. Picchetto d’onore e applausi
Salutato tutti con un sorriso.
Un lungo applauso ha salutato Mario Draghi a Palazzo Chigi prima che il premier uscente lasciasse la sede del governo. Dopo il passaggio della campanella con Giorgia Meloni, Draghi è stato salutato dal picchetto d’onore e lì funzionari e dipendenti della presidenza del Consiglio, affacciati alle finestre, hanno omaggiato il premier uscente con un lungo applauso, al quale Draghi ha risposto con un gesto di ringraziamento. Al termine dell’ultima ‘passerella’ da presidente del Consiglio, l’ex numero uno della Bce viene salutato dagli applausi dei dipendenti affacciati dalle finestre del palazzo. Draghi ha contraccambiato alzando entrambe le mani con un sorriso. Poi, prima di andar via, ha stretto la mano all’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e salutato i cronisti: ”Arrivederci”. Il premier è poi salito in macchina ed è andato via, salutando le telecamere schierate in piazza Colonna.
Dopo il passaggio della campanella alla neo premier Giorgia Meloni e dopo aver ricevuto il saluto dei dipendenti di Palazzo Chigi, il presidente Mario Draghi ha raggiunto Città della Pieve. Ad attenderlo la moglie Serenella, già nel borgo umbro da ieri. Il presidente potrebbe così decidere di riprendersi dalle fatiche che lo hanno visto impegnato alla presidenza del Consiglio, restando nella sua dimora umbra. Come accadeva prima che assumesse la guida del governo. A Città della Pieve, Draghi ha trascorso sempre lunghi periodi quando non impegnato in incarichi professionali. Il casolare alle porte del centro storico era stato acquistato dal presidente quasi venti anni fa e da allora è stato sempre un suo punto di riferimento costante, tanto che i pievesi considerano ormai l’ex premier “uno di loro”. Anche in questi venti mesi in cui ha ricoperto l’incarico di premier, Draghi ha sempre continuato a dividersi tra Roma e la cittadina umbra.
Mario Draghi lascia Palazzo Chigi dopo 20 mesi di governo che hanno lasciato il segno in Italia e all’estero, ma non ha ancora pensato al suo futuro lavorativo. Tra i punti fermi il ruolo di governatore onorario della Banca d’Italia. E c’è chi è convinto che tornerà a fare il professore. Ma c’è anche una girandola di ipotesi che lo vedrebbero, prima o poi, in un altro ruolo istituzionale. A settembre 2023 scadrà l’incarico di Jens Stoltenberg, attuale segretario generale della Nato. Sempre a Bruxelles in molti vorrebbero Mario Draghi come presidente della Commissione Ue: il mandato di Ursula von der Leyen scadrà il 31 ottobre del 2024. Si scommette ancora su un futuro al Colle, anche se il secondo settennato di Sergio Mattarella è appena iniziato. Ma si parla anche di una sua nomina a senatore a vita, come viene ventilato in alcuni settori politici.