Ordini cavallereschi e dinastici dal Medioevo a oggi
A cura del critico d’arte Melinda Miceli
I titoli nobiliari e il loro possesso sono riconosciuti ufficialmente da nazioni monarchiche come Regno Unito, Principato di Monaco, Spagna e anche da nazioni come la Francia. I titoli sono aggiunti all’intestazione dei cittadini stranieri, riconosciuti nei loro paesi di appartenenza. Per gli italiani nell’intestazione, dopo nome e cognome, sono aggiunti anche i titoli nobiliari
concessi o riconosciuti dal Regno d’Italia, e quelli concessi o riconosciuti negli ultimi 150 anni da uno stato con giurisdizione nobiliare.
I titoli concessi e riconosciuti dalle ex case sovrane regnanti nel 1860 e mai registrati in elenchi ufficiali (Savoia, Borbone, Asburgo-Lorena, Asburgo, Borbone-Parma, Austria-Este o Vaticano), i titoli riportati sull’Annuario della Nobiltà Italiana.
Infine i titoli nobiliari concessi da ex case sovrane pretendenti e da micronazioni, considerati conferimenti privati, non sono menzionati dal Registro Araldico.
Gli ordini cavallereschi sono ordini di merito e distinzione creati dai sovrani europei dopo la fine delle Crociate, periodo in cui erano stati fondati gli Ordini religiosi cavallereschi.
La memoria storica idealizzata degli ordini militari crociati è sfociata nell’ ideale della cavalleria tardo – medievale, ispirazione di numerosi romanzi del ciclo arturiano. La prima suddivisione degli Ordini Cavallereschi risale al secolo XVI, quando re Sansovino nella sua opera “Dell’origine dei Cavalieri”, pubblicata (1566) distinse i Cavalieri in tre categorie: Cavalieri di Croce, Cavalieri di Collana, Cavalieri di Sperone.
Dopo il Rinascimento ci fu la creazione dei nuovi ordini cavallereschi.
Gli Ordini crocesignati dallo stemma crociato su abito e mantello, erano l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, l’Ordine dei Cavalieri Teutonici, l’Ordine dei Templari, di Calatrava etc…
Gli Ordini cavallereschi hanno finalità benefiche, assistenziali ed evangeliche e sono riportati dal Registro Araldico italiano quelli riconosciuti da uno stato sovrano o la cui concessione è autorizzata da uno stato sovrano, quelli elencati dall’ICOC e quelli dinastici delle casate presenti al Congresso di Vienna.
Tra gli Ordini di Rango e Nobilitazione della Santa Sede nei secoli, la Milizia Aurata o “Speron d’Oro” ha fatto funzione di titolo di rango e nobilitazione fino al 1841. Essa è stata l’unico conferimento della Santa Sede a riconoscere nobiltà gentilizia e a concedere nobiltà ereditaria, nonché, con analogo valore, sostituito dall’Ordine Piano e in particolare dal Cavalierato di Prima Classe, poi di Gran Croce, fondato da Pio IX e anch’esso denobilitato da Pio XII nel 1939.
Gli ordini monarchici o dinastici, appartengo al patrimonio araldico di una dinastia sovrana e sono ordini cavallereschi le cui investiture erano legate a Regnanti e Sovrani.
Se la Dinastia è ancora regnante, gli Ordini si definiscono dinastici statuali, poiché gestiti dallo Stato per il conferimento di onori e benemerenze.
Nei casi in cui la Dinastia non sia più regnante, gli Ordini si chiameranno dinastici non nazionali. Lo jus collationis degli Ordini Cavallereschi è conservato dal Capo della Real Casa. La maggioranza di questi Ordini trae infatti origine da Bolle Apostoliche di approvazione. Si specifica che l’ordine estinto è quell’istituzione cavalleresca nella quale non siano più avvenuti conferimenti, trascorsi cento anni dal decesso dell’ultimo insignito.
Tra gli ordini cavallereschi fondati nel tardo medioevo detti “Cavalieri di Collana” (quattordicesimo e quindicesimo secolo) ci sono: l’Ordine di San Giorgio, fondato da Carlo I d’Ungheria nel 1325, Ordine della Giarrettiera, fondato da Edoardo III d’Inghilterra nel 1348, Ordine Supremo della Santissima Annunziata, fondato da Amedeo VI di Savoia nel 1362. L’Ordine dell’Ermellino, fondato da Giovanni V, duca di Bretagna nel 1381, fu il primo ordine ad accettare le donne.
L’Ordine dell’Arcolaio, fondato dalla regina Margherita moglie di Carlo III re di Napoli, durante il regno di suo figlio Ladislao, fu il primo ordine italiano ad accettare le donne.
Ordine del Drago, fondato in 1408 da Sigismondo d’Ungheria.
Ordine del Toson d’Oro, fondato dal duca Filippo III di Borgogna nel 1430
Ordine di San Michele, fondato da Luigi XI di Francia nel 1469.
I falsi ordini erano delle creazioni non ufficiali che seguivano la moda cavalleresca per il divertimento dei principi. Erano senza statuti e privi di un numero prefissato di membri. Ricordiamo i seguenti: Ordre de la Cosse de Genêt fondato da Carlo VI di Francia nel 1388, Ordine del Porcospino, creato da Luigi d’Orléans nel 1394, Ordine della Colomba, Castiglia, 1390, Ordine della Scala di Castiglia, ca.1430
Gli ordini cristiani sono istituiti con bolle papali o patriarcali e solitamente hanno carattere internazionale, sono dunque riconosciuti universalmente. Sono retti da Principi Gran Maestri a cui sono delegati i poteri di attribuzione di titoli nobiliari, registrati con atto notarile, a coloro i quali per meriti e condotta, se ne siano resi degni.
Tra gli Ordini post medievali: Ordine di Santo Stefano Papa e Martire (1561), 0rdine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1573) nato dalla fusione dell’Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio e dell’Ordine per l’Assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro, Ordine dello Spirito Santo (1578), Ordine del Cordone Giallo (1580), Ordine del Redentore (1608).
Gli Ordini Statuali chiamati anche di merito, formano il patrimonio araldico di uno Stato. Sorti nel secolo scorso per premiare le benemerenze civili e militari dei cittadini, traggono il loro fondamento giuridico nella sovranità dello Stato che li ha istituiti.
Gli Ordini Equestri Pontifici sono Ordini Cavallereschi conferiti direttamente dal Regnante Pontefice con Lettere Apostoliche e sono ordini di merito che premiano benemerenze acquisite per servizi resi alla Chiesa ed alle opere cattoliche.
Tra essi l’Ordine Pontificio Piano, altresì Ordine Cavalleresco nobiliare attivo o nobilitante, che conferiva la nobiltà ereditaria ai Cavalieri di Gran Croce e la nobiltà personale ai Commendatori.
Gli Ordini Equestri Pontifici possono essere Ordini di collazione diretta, ossia conferiti direttamente dal Romano Pontefice: l’Ordine Supremo del Cristo, l’Ordine della Milizia Aurata, l’Ordine Piano, l’Ordine di San Gregorio Magno e l’Ordine di San Silvestro Papa.
Poi gli Ordini di subcollazione o semindipendenti come l’Ordine di Santa Maria Teutonica, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme concessi per delegazione apostolica, dunque posti sotto la protezione del Papato.
Infine è importante trattare degli Ordini Sovrani nella cui categoria rientra solo il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, detto Ordine di Malta, di Rodi, che mantiene la sua natura storica.
Il Sacro militare ordine Gerosolimitano di Malta fu a fianco dei crociati nella conquista e poi nella difesa della Terrasanta, dove possedette terre e castelli. Verso il 1308 conquistò Rodi che fortifico’ conferendole la splendida conformazione attuale, caratterizzata dalla sua inconfondibile aura medievale. Durante il suo dominio a Rodi e Malta l’Ordine fu promotore di benessere civile e di progresso culturale, un capitolo importantissimo nella storia di quelle isole e dei rapporti tra l’Occidente e l’Oriente: le fortificazioni, le chiese, i palazzi, in primis quello del Gran Maestro, lasciati dall’Ordine a Malta, conferiscono una particolare fisionomia alle due isole. Il dominio dell’Ordine a Malta fu troncato nel 1798 da Napoleone.
L’insegna dei membri dell’Ordine fu anticamente una croce ottagona bianca cucita sul panno dell’abito.
La disciplina interna era stabilita da una Regola, ispirata a quella di S. Agostino e continua a essere retto da una Regola approvata da Pio IX nel 1854.
L’ordine è stato ed è internazionale, attualmente, intrattiene normali rapporti diplomatici con oltre settanta Stati.
Con l’attuale sede di Roma comprende tre sole lingue ricostituitesi dopo le vicende del periodo napoleonico (Italia con i Gran Priorati delle Due Sicilie, di Roma e di Lombardia e Venezia, Spagna, Alemagna con il Gran Priorato di Boemia e Austria) e tredici associazioni dei diversi stati. Un Gran Maestro è stato Sua Eminenza il principe Fra Ludovico Chigi Albani avente titolo di principe e rango cardinalizio.
I membri dell’Ordine sono ora ammessi con prove nobiliari, distinti in: Cavalieri di Giustizia, Cavalieri di Onore e Devozione eccezionalmente ammessi senza prove, ammessi senza prove nobiliari: Gran Croci Magistrali, Cavalieri Magistrali, Donati. Solo i Cavalieri di Giustizia pronunciano voti solenni, possono diventare Cavalieri professi e avere la dignità di Commendatori e Balì professi.
La Santa Sede puntualizza che Essa, oltre ai propri Ordini Equestri, riconosce e tutela soltanto il Sovrano Militare Ordine di Malta e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
D. ssa Melinda Miceli critico d’arte