Marmomac, a Veronafiere 47 mila operatori da 132 nazioni
VERONA (ITALPRESS) – Internazionalità, business, innovazione e sostenibilità: la filiera della pietra naturale riparte con slancio da Marmomac. Dopo quattro giornate, nella nuova collocazione infrasettimanale, il salone leader al mondo dedicato al settore lapideo ha chiuso a Veronafiere, registrando 47mila operatori professionali, il 49% in più rispetto al 2021. Di questi il 63% è arrivato dall’estero, percentuale in crescita del 97% in valore assoluto rispetto all’edizione precedente, in rappresentanza di 132 nazioni.«Si tratta di un risultato che riporta la manifestazione quasi ai numeri pre-pandemia del 2019, dopo l’edizione speciale online del 2020 e quella della ripartenza nel 2021 – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere -. Il settore lapideo è tornato in forze a Marmomac: 1.207 aziende espositrici presenti nei 10 padiglioni e nelle quattro aree esterne, con il 60,5% in arrivo dall’estero, da 47 nazioni. Veronafiere ritorna così a essere motore che viaggia a pieni giri, sostenendo lo sviluppo internazionale di una filiera industriale e generando ritorno economico anche per la sua città e il territorio».In mostra in fiera oltre 1.200 varietà di materiali lapidei, tra blocchi di marmo grezzi, lastre e lavorati. La tecnologia più innovativa per l’estrazione, il taglio, la lavorazione e il trasporto è presente con 700 macchine, impianti e attrezzature e più di 800 prodotti tra utensili, abrasivi e prodotti chimici. Un’offerta fieristica unica al mondo per buyer, importatori, contractor, architetti e designer.«In questo Marmomac abbiamo assistito al grande ritorno quantitativo e qualitativo di operatori da paesi target come Stati Uniti, Brasile, India e Turchia – spiega Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere -, con numeri che hanno praticamente recuperato quelli delle edizioni pre-Covid. Il dato delle presenze estere assume ancora maggior rilevanza se si considera la ridotta presenza di Cina, Russia e Ucraina per i noti problemi sanitari e geopolitici. A contribuire all’internazionalità di questa edizione, sono stati anche gli investimenti nell’incoming di delegazioni estere di top buyer, in collaborazione con ICE Agenzia, MAECI e Confindustria Marmomacchine».Grande valore aggiunto della manifestazione si è confermata l’attenzione alla cultura del prodotto, alla sperimentazione, al design e all’aggiornamento professionale, in scena nel “The Plus Theatre”. In questo spazio, mostre, convegni e workshop hanno raccontato al pubblico le incredibili potenzialità funzionali ed estetiche della pietra.Da Marmomac 2022 è iniziato anche il nuovo percorso green della filiera produttiva del marmo made in Italy, con la presentazione del documento programmatico in 10 punti del Manifesto di sostenibilità della pietra naturale autentica, sottoscritto dalle aziende della Rete PNA, a cui aderisce anche Veronafiere.Un progetto che ha l’obiettivo di realizzare una dichiarazione ambientale del prodotto lapideo, con l’impegno da parte delle imprese del comparto a dotarsi di un ciclo produttivo certificato e circolare, con sempre più limitati impatti ambientali su aria, acqua e a livello di emissioni di CO2 complessive.Terminata oggi la fiera fisica, le attività di espositori e visitatori vengono ora capitalizzate e potenziate anche grazie al portale virtuale di Marmomac Plus, il più avanzato strumento digitale sviluppato per supportare l’evoluzione dell’industria litica, 365 giorni all’anno, in vista della prossima edizione di Marmomac, in programma dal 26 al 29 settembre 2023 (www.marmomac.it).
– foto Ennevifoto-Veronafiere –
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