Sri Lanka al collasso, carburante razionato solo per i possessori di green card
La crisi economica nello Sri Lanka diventa pungente, il carburante scarso viene razionato tra i possessori del Certificato verde.
Le autorità del Paese permettono i rifornimenti di carburante solo a chi è in possesso del QR Code Covid-19.
Ai distributori, lunghe file di consumatori attendono che gli addetti al controllo del QR Code Covid diano il via libera per riempire i serbatoi.
Lo Sri Lanka è il primo paese a compiere un illecito governativo, quello che avevo previsto quando i governi hanno introdotto il passaporto verde durante la pandemia.
Senza la Carta verde si è esclusi dai servizi. Il codice QR Code è un lasciapassare digitale per poter accedere ai servizi, per svolgere l’attività lavorativa e commerciale. Il carburante è fondamentale per recarsi a lavoro o per le esigenze quotidiane.
Le autorità del Paese puntano il dito sul conflitto in Ucraina, per giustificare la disastrosa situazione economica in cui versa il corrotto paese.
Il piccolo paese del sud asiatico, al confine con l’India, sta lottando per mantenere il controllo energetico, cercando di accaparrarsi sul mercato, nonostante la carenza, la quantità di carburante sufficiente al fabbisogno del paese.
Quel poco carburante che è riuscito a stoccare, visto le poche risorse economiche di cui dispone non è sufficiente per tutti.
Le autorità hanno individuato la soluzione, predisporre il razionamento del carburante solo per i possessori del passaporto digitale verde.
Quello che sta accadendo in silenzio nello Sri Lanka, potrebbe ripetersi in altri Paesi dell’Occidente. Il QR Covid applicato per la pandemia, è stato rispolverato è adattato al razionamento del carburante.
Quando i depositi sono riforniti, i possessori del passaporto verde, ricevono sul proprio smartphone un messaggio con cui i cittadini sono invitati a recarsi presso i distributori assegnati per prelevare il carburante, previo l’attivazione del codice QR. Senza codice QR, i cittadini non potranno dissetare i loro mezzi.
È lecito riflettere, senza cospirare, lungi da me, in tanti paesi oltre allo Sri Lanka sono stati imposti i codici QR, e se a ciò aggiungiamo che tutti i paesi, ad esclusione dei Paesi membri del BRICS (Brasile, Russia, Cina e Sud Africa), sono afflitti dalla penuria di carburante e da un alto tasso di inflazione, è difficile non credere che questa scelta che non troverà i favori delle popolazioni,
possa estendersi in altri paesi vicini e non.
Sono convinto guardando al Vecchio Continente, che nei paesi più intransigenti al pagamento del gas russo in rubli, come Germania e Olanda, i rispettivi governi potrebbero imporre il QR code per acquistare carburante e riscaldare le loro case.
Se questo dovesse accadere, i governi devono aspettarsi una sommossa popolare che potrebbe sfociare in una guerra civile.
Ma potrebbe anche essere voluto, la moneta fiat è alla fine della sua storia, lasciatemi cospirare, chi non ci dice che lo Sri Lanka non sia stato usato volutamente come laboratorio da clonare nel resto del mondo?
D’altronde è quanto riportato nell’Agenda 2030 del Grande Reset. “L’uomo sarà felice pur privato di tutto”. Parole di Klaus Schwab presidente del WEF.
Mi auguro che i popoli si uniscano in una battaglia comune contro l’élite di Davos, e si riapproprino della propria identità.
Maurizio Compagnone
Analista