Politica internazionale

Il Grande Reset mette le radici nel Regno Unito

di Maurizio Compagnone *

Nella vecchia Europa si sta toccando il fondo, nel Regno Unito il governo conservatore di Johnson, ha elaborato un programma di dismissione delle coltivazioni agricole.

Il governo offrirà denaro a quegli agricoltori che decideranno di interrompere la coltivazione agricola, o che venderanno i terreni di famiglia, spesso multigenerazionale, allo Stato.

Al piano di dismissione è stato assegnato il nome di PBS (Basic Payment Scheme)

Agli agricoltori che si renderanno disponibili a ricevere il denaro, il governo offrirà la scelta o della pensione anticipata o dovranno accettare un altro lavoro. Il piano è frutto dei programmi politici scellerati dei Verdi ambientalisti.

I vecchi contadini che da generazioni adottano lo stesso metodo di coltivazione e rifiutano di adeguarsi ai metodi invasivi, verranno obbligati a fermare l’attività o a vendere i loro campi allo stato.

Chi subentrerà, dovrà convertire le tecniche tramandate da generazioni con metodi di coltivazione alternative

Sulle orme del Regno Unito, l’Olanda, che ha in programma di trasformare l’agricoltura da classica a verde. Lo stato sta imponendo le maniere forti per distogliere gli agricoltori dal coltivare i terreni. Se rifiuteranno il denaro, si passerà all’espropriazione di Stato.

Nel Regno Unito si oppongono alla conversione, gli agricoltori anziani, restii al cambiamento “reset-ecologico” voluto dai Verdi.
Il piano PBS britannico, se da un lato arrecherà la fame nella popolazione, dall’altro apporterà soddisfazione tra l’élite mondialista di Davos. Le condizioni economiche degli agricoltori britannici sono disastrose, negli ultimi anni sono stati costretti ad indebitarsi per resistere agli ultimi due anni difficili.

Se non interverranno elementi nuovi, saranno costretti a chiudere le attività e accettare gli aiuti del governo.

La Gran Bretagna è il primo paese ad abolire l’agricoltura a carattere familiare, e lo sta facendo con modalità scientifica, facendo mancare i sementi per la semina e le sostanze nutrienti.

Il prezzo dei fertilizzanti e degli antiparassitari, che hanno raggiunto cifre insostenibili, stanno costringendo gli agricoltori ad usarne meno compromettendo la resa dei raccolti. Il costo raddoppiato del gasolio agricolo, utilizzato per le macchine agricole, come i trattori, stanno definitivamente convincendo gli agricoltori ad abbandonare l’attività contro la propria volontà, spesso a conduzione familiare.

Gli architetti di Davos sono riusciti a creare le condizioni per provocare la tempesta perfetta, prezzi alle stelle, scarsa offerta e caos generale sui mercati.

Regno Unito – Il macabro piano del “Grande Reset” va avanti spedito

Tutti i contadini “non possiederanno nulla e saranno felici”, mentre l’élite si delizierà della loro ricchezza a spese degli altri.

Gli aumenti del gas, fertilizzanti, gasolio agricolo e di tutto ciò che è necessario per svolgere il proprio lavoro, sta invogliando anche i contadini più ostinati ad accettare l’offerta economica che il governo ha stanziato per gli agricoltori e le loro famiglie.
Secondo un sondaggio della Tenant Farmer’s Association, il 75% degli agricoltori britannici è interessato a chiudere le proprie aziende agricole,
vendere i propri terreni e prendere i soldi dal governo. Gran parte degli agricoltori sono intenzionati anche a lasciare la Gran Bretagna definitivamente. Segue le orme della Gran Bretagna il Canada, il premier Justin Trudeau è pronto ad offrire denaro agli agricoltori in cambio dei loro terreni. I governi compromessi con Davos, continueranno ad acquistare terreni agricoli, beni tangibili, con valute fiat vicine al tracollo.

 

Quando accadrà ai contadini rimarrà il cerino in mano

Bill Gates, si è lanciato nel nuovo business, diventando il più importante proprietario terriero degli Stati Uniti, ha acquistato 242.000 acri di terreni agricoli in 18 stati e 268.984 di terreni di diverso uso in 19 stati.

Altre multinazionali stanno acquistando terreni agricoli per piantare alberi e affittarli ad altre aziende per compensare i loro crediti di carbonio.

La carenza di fertilizzanti e la siccità provocherà la scarsità di mangime per il bestiame, in sintesi significa
meno disponibilità e prezzi più alti.

Non stiamo parlando di capitalismo, ma manipolazione delle menti. I regolamenti severi imposti agli agricoltori hanno un solo fine costringere gli agricoltori a vendere i propri terreni non più produttivi.

Anche Biden ha in programma di pagare gli agricoltori per costringerli a vendere i propri terreni agricoli.

Se i contadini del pianeta si piegheranno ai globalisti, per l’umanità non ci sarà futuro.

  • analista

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