Verità, bontà e utilità: i tre setacci di Socrate per le scelte elettorali nell’era digitale?
di Antonino Giannone^
In questo periodo di avvio di campagna elettorale proliferano i gossip, le dicerie, i commenti di vario tipo sui Candidati, sugli amici e conoscenti per le loro scelte politiche.
Siamo in molti a commentare con amici le scelte politiche di altri amici e di quelle sentite al bar, in eventi, nei talk show in televisione.
Prima di raccontare ad un amico qualcosa che abbiamo saputo su un Candidato, su un suo amico sulla sua vita privata, in particolare su possibili scelte politiche, sarebbe opportuno ricordarsi di questo aneddoto del saggio Socrate (1) sui tre setacci (2)
L’aneddoto non ha solo un significato esteriore, riguardante la buona condotta sulle dicerie, ma anche interiore, riguardante il processo evolutivo individuale.
Socrate infatti vede i limiti interiori dell’individuo attraverso tre setacci.
Ecco l’aneddoto.
Nell’antica Grecia, Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
– Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
– I tre setacci?
– Ma sì, – continuò Socrate. – Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
– No… ne ho solo sentito parlare…
– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
– Ah no! Al contrario
– Dunque, – continuò Socrate, – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
– No, davvero.
– Allora, – concluse Socrate, – quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?
La verità, la bontà e l’utilità sono i tre setacci di Socrate.
Secondo il filosofo greco, sono queste le domande che tutti dovrebbero porsi prima di dire qualcosa.
Se ciascuno di noi e ci auguriamo i giovani, potessimo fare le nostre scelte, in particolare quelle politiche, ispirati da valori e virtu’ etiche e metterle in pratica con “senso critico” e con questo piccolo aneddoto … forse il mondo alle diverse latitudini riuscirebbe a sviluppare un miglioramento del bene comune, che sembra sempre più irrealizzabile.
^ Antonino Giannone, Prof. Leadership and Ethics
(1) Socrate, nato ad Atene, 470 a.C. – Atene, 399 a.C., è stato un filosofo greco antico, uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale.
(2)Tratto dal libro “La via del guerriero di Pace” di Dan Millman nel quale l’autore racconta l’incontro e la sua esperienza con un maestro di vita da lui chiamato Socrate, trasportando il filosofo greco temporalmente nell’epoca moderna.
foto comunitacristianadss.it