La società è un dovere conoscerla ed è un diritto viverla. Coraggio, nessuno è solo
di Romina G. Bottino
Si è svolto a Martina Franca, accogliente e luminosa cittadina pugliese ricca di importanti suggestioni barocche e di più umili e vive testimonianze architettoniche frutto del lavoro tenace ed operoso di una comunità antica e coesa, il secondo appuntamento di “Colturazione” promosso dal prof. Angelo Lucarella, direttore del dipartimento di Studi Politici, Costituzionali e Tributari della Federiciana Università, che ha visto l’intervento di importanti ospiti. Le ridenti vie della città brulicavano di turisti nazionali e stranieri, dei martinesi che festeggiavano San Domenico, patrono del paese. L’evento si è tenuto nello storico chiostro della chiesa del Carmine che era gremita di ascoltatori, ospite eccellente suor Anna Monia Alfieri, giurista, economista, docente Altis Università Cattolica di Milano e docente della Federiciana Università Popolare.
Il benvenuto ai partecipanti è stato rivolto dall’assessore alla cultura del comune di Martina Franca Carlo Dilonardo e dal prof. Salvatore Maria Mattia Giraldi, rettore della Unifedericiana, i quali hanno aperto i lavori di un dibattito che si è rivelato particolarmente stimolante e coinvolgente fin da subito. Infatti il prof. Giraldi ha sottolineato l’importanza di questi momenti di riflessione utili e necessari al bene comune e alla formazione ed al recupero della centralità del senso critico per ritornare ad essere cittadini consapevoli protagonisti del proprio tempo ed in grado di contrastare un modello di pochi potenti che mette al centro non più l’uomo ma il denaro; il prof. si è soffermato poi sull’impegno della Federiciana volto a riumanizzare la pubblica amministrazione, con particolare riguardo alla sanità che già da tempo mortifica la dignità umana.
Il noto giornalista Gianni Svaldi ha consegnato ai presenti una brillante e dinamica conduzione rivolgendo ai partecipanti significative domande sulla situazione politica attuale e sui possibili scenari, ma le analisi ricche e puntuali degli interlocutori e in particolare di Suor Monia hanno spaziato in più direzioni affrontando tematiche sociali prioritarie come il lavoro, la scuola ecc. sia sotto l’aspetto sincronico che diacronico.
Il prof. Lucarella si è soffermato sul significato del titolo dato alla serata, “ Colturazione” ed ha evidenziato che non si tratta di un neologismo ma di una parola molto antica che sta ad indicare la fatica del lavorare la terra nella sua origine più antica e sacra che rinvia al tempo biblico addirittura di Caino. E’ dal lavoro che nasce la consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo, il tessuto della società è un intreccio di lavoro e rapporti umani che si ha il dovere di conoscere per vivere con criterio.
Alla domanda sul perché oggi c’è questa profonda disaffezione alla politica l’avvocato Conserva risponde con una analisi semplice e profonda: la politica di questi anni non si interessa più dell’uomo, dei suoi problemi , dei suoi bisogni, che dovrebbero essere la sua naturale sfera d’azione, ma persegue questioni astratte ed infruttuose lontane dalla quotidianità dei problemi sociali. La vera politica è un atto d’amore perché in quanto servizio cerca di conoscere e risolvere i problemi della società civile e di promuoverne il bene comune, il benessere e la crescita. La nostra Costituzione, ha ribadito l’avvocato Conserva, venne pensata dai padri costituenti e nacque come un atto d’amore, quale forma più alta della politica, che doveva ricostruire un Paese materialmente e moralmente a pezzi attorno a valori altissimi che dessero senso di appartenenza oltre che le necessarie regole di convivenza civile.
Suor Anna Monia Alfieri, ha dato una definizione meno laica ma più profonda della politica sostenendo che essa è carità ed ha additato come modello di questo tipo di azione politica Aldo Moro che col suo impegno cristiano e civile aveva cercato di promuovere più unità e collaborazione tra le varie forze politiche in nome di un interesse collettivo. L’azione politica per essere efficace deve essere trasversale perché solo con la trasversalità si affrontano i problemi reali perciò bisogna stare attenti a non portare al governo l’idiozia culturale fatta di pregiudizi, arroganza e comportamenti illiberali; ma bisogna anche superare il politicamente corretto che tende a censurare chi ha una visione opposta alla propria.
Acuta la riflessione sul ruolo educativo e sulla eguale importanza della scuola statale e di quella paritaria quali superamento del monopolio educativo che è limitazione della libertà di scelta. Suor Monia afferma, con la giusta determinazione, che la scelta educativa spetta ai genitori e non ci possono essere imposizioni ideologiche dall’alto, la scuola è delle famiglie. Molto stimolante la riflessione sulla libertà d’espressione, sulla differenza tra uguaglianza ed equità, sull’importanza del lavoro e dell’impegno personale.
Bisogna ridare centralità al lavoro perché esso genera cittadini liberi non sudditi di un sistema assistenziale che toglie la dignità. E’ necessario far rinascere l’imprenditorialità, umiliata e tartassata da un certo sistema politico, perché essa genera lavoro per sé e per gli altri e può far rinascere il Paese. Suor Monia, ha sostenuto inoltre l’importanza, per una riflessione ed una crescita civile e morale, di questi incontri fatti sul territorio che umanizzano l’azione sociale e politica.
La rinascita civile di un Paese è indissolubile dalla riaffermazione e riscoperta del valore della politica quale servizio e passa attraverso l’incontro che colora di bellezza, di impegno e di speranza le menti dei partecipanti, questa è e vuole essere “Colturazione”.
Si può aderire al Manifesto del Valore di Colturazione https://chng.it/wYW4H7PFD7 su @change.org