Intervista a Filippo Sciortino, Presidente dell’Unione Movimenti Liberazione
Filippo Sciortino (*), Presidente dell’Unione Movimenti Liberazione, in acronimo UML (**), rilascia un’intervista in esclusiva al nostro giornale. Le risposte alle domande poste concernono elementi utili a conoscere meglio la realtà in cui tale Associazione opera.
Buongiorno Filippo,
i lettori di Stampa Parlamento nutrono un particolare interesse nei riguardi del multiforme mondo dell’associazionismo di carattere nazionale e internazionale. Potrebbe rispondere ad alcune nostre domande inerenti alle origini, all’organizzazione, alle finalità, alle più recenti attività e prospettive dell’Associazione che rappresenta?
l’Unione Movimenti Liberazione:
- Quando, dove e come nasce?
L’Unione Movimenti Liberazione nasce nell’aprile del 2011 nella provincia di Vicenza, a seguito di una grave ingiustizia vissuta dalla mia compagna. Questo movimento ha finalità atte alla tutela delle donne, dei minori e delle ingiustizie che molte, anzi troppe, famiglie subiscono, soprattutto per alimentare certi business che purtroppo ancora oggi riteniamo siano maledettamente attuali (vedi la vicenda di Bibbiano). Ovviamente all’inizio pensavamo ad una realtà provinciale, al massimo regionale, ma con l’andare del tempo ci siamo resi conto che potevamo, o meglio dovevamo, fare di più non solo per la nostra regione ma per tutta la nostra Nazione. A maggior ragione con l’avvento dei socials cercavamo di essere presenti ovunque e quindi ricevevamo molte richieste di contatti e richieste di adesione da tutta Italia. Dovevamo particolarmente essere presenti a difesa di tutto il Popolo Italiano e non solo limitarci a quello per cui eravamo nati. Fu così che dopo aver lavorato intensamente ci siamo registrati ufficialmente con atto notarile il 24 Giugno 2014.
- A che cosa si ispira e deve il suo nome? Come ha scelto il proprio logo?
L’Unione Movimenti Liberazione si ispira ai valori fondanti della tradizione culturale Italiana. Anzitutto la famiglia, ma anche la nostra memoria, quella vera e autentica, non le bugie che ci hanno raccontato per alcuni decenni.
Per quanto concerne il nome che ci siamo dati per primi in Italia, anche se qualcuno ha cercato di scopiazzarci, è il perfetto anagramma della nostra attività dapprima ideologica e poi politica: unire tutti i movimenti, le associazioni, i comitati, i gruppi e la società civile in una grande confederazione che tenti di dare la spallata a questo Governo di incapaci che null’altro fanno che seguire i Diktat che vengono imposti o suggeriti da quelli che qualcuno chiama i nostri Alleati storici, ovvero gli States. Quelli che in realtà sono i nostri invasori, basti pensare alla quantità di basi di ogni tipo, comprese le testate nucleari, che loro hanno nel nostro territorio Nazionale e sono gli stessi che hanno provocato o partecipato a centinaia di guerre nel Mondo. Noi abbiamo l’impressione che questi pseudo-governanti (non votati dal popolo) attraverso il loro agire globalista, vogliano portare l’Italia alla sua distruzione sociale, economica e politica, anche se potrebbe sembrare un paradosso. Per quanto riguarda il nostro Logo la scelta è stata veramente sofferta ma alla fine dopo un Restyling abbiamo deciso di rimanere nell’essenziale proponendo il nostro nome abbreviato, ovvero U.M.L. e ovviamente con il nostro Tricolore stilizzato di cui siamo fieramente orgogliosi, il tutto con uno sfondo azzurro modificato che è il colore che ci rappresenta da anni anche nello sport, e la scritta Italia sopra insomma:
- Quali finalità si prefigge?
Le nostre finalità? Per rispondere ci vorrebbe un libro ma diciamo che concentrato al massimo possibile posso senza dubbio citare l’Articolo 1 del nostro Statuto che parla di un’Italia Sovrana, libera, indipendente, neutrale e federale. Ovviamente riteniamo che l’umanizzazione della quale i globalisti si sono riempiti la bocca ha in realtà portato ad una lenta, progressiva ed inesorabile dis-umanizzazione.
Sentiamo parlare di transumanesimo, transgender, troppi trans per noi, ma soprattutto non siamo per nulla convinti che fermare il futuro voglia dire ritornare al passato anzi ci chiediamo dove ci porterà questo futuro scellerato. Pensiamo ad un futuro sostenibile ma che resti umano, dove l’uomo inteso come essere umano sia il protagonista e possa utilizzare l’intelligenza artificiale senza che quest’ultima si impossessi di lui e che sfugga dalle mani del proprio “creatore”.
Noi vogliamo che i nostri figli respirino aria pulita, che abbiano cibo pulito, un’istruzione pulita e veritiera, che possano decidere del loro corpo in assoluto perché solo a loro appartiene e possano decidere in piena autonomia e libertà dove e come vivere nel rispetto della Costituzione. Sì, ma quella vera e originale magari rivisitata leggermente in alcune parti. Insomma, le nostre finalità, che sono anche i nostri obiettivi primari, sono innanzitutto curare od estirpare il cancro che si è impadronito della politica e riportare la stessa al popolo, rendendo l’Italia veramente una repubblica Sovrana dove la Sovranità appartiene al Popolo. Che sia veramente un Paese fondato sul lavoro, vivere in un’Italia dalla quale non si debba più scappare dopo aver studiato perché la Nazione saprà fare restare nella propria terra le menti, un’Italia che sarà nuovamente la quarta anzi la terza potenza economica mondiale. Un’utopia? No, se avremo il giusto aiuto ce la potremo fare con la Confederazione Nazionale Italiana che abbiamo creato e messo a disposizione di chiunque abbia questo nostro stesso sogno e che voglia farlo diventare realtà.
- Come è organizzata? Ha strutture territoriali? Da chi è rappresentata ai vari livelli?
La nostra organizzazione è dettata dal nostro Statuto e dal nostro Atto Costitutivo che prevedono a livello regionale, provinciale o comunale sempre due figure: il Delegato Politico Popolare e il Delegato Organizzativo Popolare. Chiaramente affiancati dai cinque Segretari Federali facenti capo al Segretario Nazionale, al Consiglio Direttivo, alle figure di Vice Presidenza e Presidenza. Ovviamente sono i rappresentanti del Movimento Politico su tutti i livelli. Abbiamo anche iniziato a concretizzare un punto del nostro Atto Costitutivo che ci permette di aprire circoli ricreativi culturali per essere vicini alla società e ascoltare tutte le sue richieste e bisogni. Certo, sono tempi difficilissimi ma abbiamo visto che il popolo è veramente stanco della politica dei palazzi e stiamo lavorando con molto entusiasmo e ottenendo dei grandi risultati anche dal punto di vista morale. D’altronde noi vogliamo un’Italia sovrana, libera, indipendente, neutrale e federale.
- Quali iniziative sta attualmente svolgendo? Ed in passato? Quali programmi ha per il futuro?
Attualmente stiamo lavorando energicamente per fare sentire forte la nostra voce in difesa delle libertà individuali, soprattutto di opinione e di libera espressione perché, checché se ne dica, l’Italia per quanto riguarda la libertà di stampa è sprofondata al 58° posto nella classifica mondiale, e non parliamo della libertà di opinione.
Purtroppo, pur dispiaciuti per la guerra, siamo basiti quando sentiamo il Presidente della Repubblica Mattarella, o il Presidente del Consiglio Draghi, affermare che l’Italia è un Paese democratico e quindi inviamo armi per difendere la democrazia ucraina dimenticandoci della nostra. Ci chiediamo dunque, la nostra democrazia chi la protegge?
Vogliamo ricordare cosa afferma la nostra Costituzione? L’articolo n°11 cita:
”L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
In passato abbiamo lavorato molto per intrattenere contatti con tutti gli altri movimenti, associazioni, comitati etc. per poter raggruppare quanti più soggetti possibili e abbiamo lavorato molto a livello ideologico per prepararci a future sfide. Siamo anche stati i fautori di un referendum abrogativo denominato “EuroExit Italia” con deposito in Cassazione e successivamente in Gazzetta Ufficiale, promossi naturalmente dall’Unione Movimenti Liberazione per due proposte sui seguenti quesiti pubblicati su G.U. n. 207 del 4 settembre 2013:
Quesito 1:
«Volete Voi che sia abrogata interamente la Legge 17 dicembre 1997 n. 433, pubblicata nella G.U. n. 295 del 19 dicembre 1997, dal titolo: “Delega al Governo per l’introduzione dell’Euro”?»
Quesito 2:
«Volete Voi che sia abrogata interamente il d.lgs.. n. 213 del 24 giugno 1998 dal titolo: “Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’Ordinamento Nazionale a norma dell’art. 1 comma 1 della legge 17 dicembre 1997 n. 433”, pubblicato nella G.U. n. 157 del 8 luglio 1998 – Supplemento Ordinario n. 116»?
Purtroppo, pur avendo distribuito i moduli a tutti i comuni italiani, l’offensiva contro il nostro referendum da parte di tutte le forze politiche e dei media fu talmente forte che non riuscimmo a raggiungere il quorum, anche se ci andammo molto vicino. Un’altra operazione notevole fu la raccolta di 364.000 firme per contrastare lo “Ius Soli”, perché ritenevamo e riteniamo tutt’oggi che al compimento della maggiore età, le persone possano decidere autonomamente, dopo essersi integrate, se richiedere la Cittadinanza Italiana oppure mantenere la propria. Ed ancora molte altre operazioni sempre a favore della salvaguardia e del rispetto della cultura italiana in toto. Per quanto riguarda i nostri programmi per il futuro naturalmente vi è il ripristino totale della Costituzione Italiana, il che vuol dire rivedere tutti i passaggi e le modifiche compiuti dagli ultimi governi. Per fare questo abbiamo intenzione di costituire una Commissione di esperti per valutare tutte i cambiamenti apportati, augurandoci che sempre più movimenti, associazioni, comitati e partiti di nuova generazione aderiscano alla Confederazione Nazionale Italiana, nata per ridare lustro e dignità alla nostra Nazione e al nostro popolo.
Grazie, Filippo, per la gentilezza e l’attenzione.
(Intervista rilasciata e concessa per la pubblicazione sulla testata: Stampa Parlamento ad Antonio Rossello. Vicenza, 26 Maggio 2022).
(*) Filippo Sciortino, Presidente dell’Unione Movimenti Liberazione, è un italiano che anziché piangersi addosso ha deciso di fare qualcosa per cambiare il destino di questo paese insieme a tutti quelli che ancora non si sono arresi. Speaker radiofonico dal 1976, ha collaborato con emittenti radiofoniche in Svizzera e Francia, mentre in Germania ha lavorato presso Kabel plus. E’ esperto in strategie di comunicazione di massa.
(**) L’Unione Movimenti Liberazione, in acronimo UML è nata per il ritorno alla Sovranità, e con un fine prioritario: l’ottenimento della Indipendenza, della Neutralità, e del federalismo. Ha siglato un accordo il 15.03.2022 con altri soggetti Politici per creare la Confederazione Nazionale Italiana. Riferimenti:
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