Interviste & Opinioni

Intervista a Carmine Iampietro, Presidente di APIA, Associazione Pensionati Pensionati Italiani in Albania

Carmine Iampietro (*), il presidente di APIA (**), Associazione Pensionati Italiani in Albania, è in Albania da anni con la famiglia e costituisce il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono trasferire il loro domicilio fiscale e la residenza nel paese balcanico, in quanto la tassazione locale consente anche a persone con redditi modesti di vivere decorosamente. Già intervistato lo scorso anno da Daniela Piesco su PROGETTO RADICI, Iampietro rilascia un’ulteriore intervista in esclusiva al nostro Gruppo Editoriale. Le risposte alle domande poste concernono alcune note personali e aggiungono elementi utili a comprendere le finalità, le prospettive e le attività dell’Associazione, anche in relazione ai risultati recentemente conseguiti.

Buongiorno Carmine,

i lettori di Stampa Parlamento nutrono un particolare interesse nei riguardi del multiforme mondo dell’associazionismo di carattere nazionale e internazionale. Potrebbe rispondere ad alcune nostre domande inerenti alle origini, alle finalità, alle più recenti attività e prospettive dell’Associazione che rappresenta?

L’Associazione:

1. Quando, dove e come nasce?

L’ APIA (Associazione Pensionati Italiani Albania) è nata il mese di dicembre 2018, come si può ben capire siamo all’inizio del nostro cammino, ma fieri dei risultati finora ottenuti.

2. Quali finalità si prefigge?

Abbiamo obiettivi essenzialmente culturali, vale a dire far conoscere e scoprire l’Albania agli Italiani, che spesso sottovalutano questo paese, in pieno sviluppo specie nel settore turistico. Vogliamo quindi far scoprire le potenzialità offerte a noi pensionati (essendo il costo della vita assai più basso che in Italia). Non è trascurabile il fatto che si possa percepire l’intero ammontare della pensione lorda, siccome in Albania non si pagano tasse sulla pensione. Tutto ciò oggi è possibile grazie ad una legge per il riconoscimento dello status di pensionato, per i cittadini stranieri, che su nostra proposta è stata finalmente approvata in Albania, lo scorso 24 giugno 2021.

Con essa, ora viene riconosciuto concretamente il permesso di soggiorno per i pensionati stranieri che vogliono trasferirsi nel paese. Su questi argomenti c’è ancora molta disinformazione, ma il fenomeno è in crescita, con pensionati italiani che sempre più prediligono il Paese delle Aquile come residenza e non solo meta turistica. Ad un anno dall’introduzione di questa importante legge, posso semplicemente dire che è il bilancio estremamente positivo. Un dato su tutti: da una decina di richieste di informazione, che ricevevo al giorno lo scorso anno, a un più di un centinaio attualmente.

3. Come è organizzata?

Le rispondo semplicemente che dietro questa associazione c’è un gruppo di persone con tanta voglia di lavorare e mettersi ancora in gioco nonostante l’età.

Logo APPIA

4. Quali iniziative sta attualmente svolgendo?

La nostra finalità è quella di supportare il pensionato italiano che decide di rivolgersi a noi, attraverso i vari riferimenti disponibili sui social e in rete. Da noi trova l’aiuto per inserirsi al meglio in una nazione nuova e conosciuta. Tutto nasce dall’idea di considerare l’Albania come “la ventunesima regione Italiana, una definizione che ha quasi il sapore di un auspicio per il futuro di questo paese e degli Italiani che decideranno di trasferirsi quaggiù.

Ormai vivo qui, a Durazzo, da anni e mi permetto di consigliare questa esperienza a tutti quei pensionati che in Italia faticano ad arrivare a fine mese, per ragioni in primis economiche, come ho già detto. Vi sono comunque altri aspetti da non sottovalutare, visto un rapporto tra i due paesi che affonda storiche radici nel passato. La comunità albanese è estremamente ospitale verso gli Italiani: ci considerano un popolo amico. in Albania vi è poi un clima di relativa sicurezza sociale: ad esempio le autorità fanno in modo che fenomeni tipo la immigrazione clandestina o la microcriminalità siano mantenuti sotto controllo, di conseguenza assai minori sono i problemi che ne derivano rispetto ad altri paesi europei. Inoltre, non ci sono problemi di lingua, per il semplice motivo che il 90% degli albanesi capisce l’italiano e il 50% lo parla perfettamente.

5. Fa parte di networks inter associativi a livello locale, nazionale, internazionale, intrattiene specifiche collaborazioni o rapporti istituzionali con altri soggetti pubblici o privati?

Abbiamo molteplici relazioni ad ogni livello, sia in Italia che in Albania. Ad esempio, il percorso che ha condotto al varo della legge, prima menzionata, nasce da un proficuo lavoro di squadra, con il coinvolgimento del Movimento delle Libertà, guidato dal Presidente On. Massimo Romagnoli, le sinergie con i deputati del Parlamento albanese, onorevoli Enver Roshi, Musa Ulqini e Ramazan Gjuzi; Tutto procedette dunque in forma assai collaborativa, questo grazie alla particolare sensibilità referenti politici albanesi su cui potemmo contare. In particolare, con il Ministro dei rapporti con il Parlamento On. Elisa Spiropali.

Foto scattata in occasione delle trattative con le Autorità albanesi

Già durante primi contatti, a novembre 2020, ricevemmo rassicurazioni che l’iter di approvazione sarebbe stato spedito ed effettivamente la legge è stata varata in circa sei mesi, con una elezione politica di mezzo ad aprile 2021.

Questo è stato il segno tangibile di un forte interesse verso i vantaggi che comporta attrarre pensionati italiani nel paese. Per noi, fu importante evidenziare che si poteva realizzare una valida alternativa ad altri paesi, come Portogallo e Tunisia, che parimenti escludono la tassazione delle pensioni. Il lordo di una pensione italiana interamente speso in Albania costituisce un significativo apporto economico per le realtà locali. Nondimeno, con l’assistenza a coloro che appartengono alla terza età in buona misura si possono creare posti di lavoro. In generale, sono fermamente convinto del grande valore positivo della collaborazione aperta e sincera tra persone. Ho la tenacia di chi cerca sempre la verità delle cose, non fermandomi al sentito dire, alle informazioni magari attendibili che si possono reperire su Internet.

Altro grande risultato ottenuto non più di un mese fa siamo riusciti a concludere in esclusiva un accordo per poter offrire a chi si trasferisce da pensionato la possibilità di sottoscrivere una assicurazione sanitaria non prevista prima (gli Over 65 non erano assicurabili in Albania). Abbiamo contattato una società di mutuo soccorso, MUTUA NAZIONALE, che offre delle condizioni particolarmente indicate per noi pensionati (durata del contratto fino a fine vita, non considera le patologie pregresse, premio pagato senza possibilità di variazione, il contratto può essere recesso solo dal contraente, la validità è per tutto il mondo, ecc.).

Logo di Mutua Nazionale

Poi, siamo riusciti a far fare una convenzione tra MUTUA NAZIONALE e clinica SALUS di Tirana, questo vuol dire che in caso di bisogno si può essere curati in una struttura privata di assoluta eccellenza, per poter sottoscrivere il contratto bisogna essere soci APIA o essere iscritti AIRE.

Voglio andare sempre alla fonte esatta: dove non posso arrivare da solo mi faccio aiutare. Per questo, quando necessario, ci avvaliamo del supporto legale di valenti avvocati albanesi. Abbiamo infine stretto proficui rapporti, anche dal punto di vista istituzionale, con l’Ambasciata italiana a Tirana, che costituisce l’interlocutore privilegiato per il disbrigo di svariate le pratiche burocratiche.

Grazie, Carmine, per la gentilezza e l’attenzione.

(Intervista rilasciata e concessa per la pubblicazione sulle testate: Corriere Nazionale e Stampa Parlamento ad Antonio Rossello. Roma. 13 Maggio 2022).

(*) Carmine Iampietro è originario di Galliate, provincia di Novara. Fin dalla gioventù appassionato di motociclismo, prima come pilota (2 campionati piemontesi regolarità) e poi come tecnico anche di un certo livello (6 stagioni mondiale SBK), ha fatto per 48 anni il meccanico di moto, riuscendo con soddisfazione a fare del suo hobby una professione, dando vita ad una sua attività autonoma. Da autodidatta curioso, gli è sempre piaciuto imparare leggendo e viaggiando. Ha conosciuto l’Albania circa 25 anni fa, attraverso la sua seconda moglie che è albanese. La sua prima visita risale al 2010, da allora cominciò a gettare le basi per quella che sarebbe stata la sua futura vita nel Paese delle Aquile. Ritiene che l’Albania sia un paese giovane in forte crescita, un mondo che si apre ad una incredibile serie di possibilità ed esperienze innovative.

(**) I riferimenti dell’APIA, Associazione Pensionati Italiani in Albania, sono: +355697450994 con Whatsapp, E-mail: apiapensionati@gmail.com , sito ufficiale: https://pensionatiinalbania.al

 

 

6 thoughts on “Intervista a Carmine Iampietro, Presidente di APIA, Associazione Pensionati Pensionati Italiani in Albania

  1. Caro Carmine confermo l’arrivo definitivo mio e della mia famiglia il giorno 28/10/2022 a Durazzo.
    A presto.

  2. buon giorno , mi chiamo Antonio sono di napoli – fra 3 anni andro in pensione -sono un funzionario inail -vi sto seguendo gia da un paio anni -la vostra associazione mi piace molto col vostro presidente.la prima settimana di giugno 2024 saro’ a durazzo -vi vorrei incontrare-se mi fate sapere indirizzo associazione con orari , vi raggiungo per ulteriori informazioni trasferimento.grazie a presto-

  3. Buongiorno sig. lampietro,
    Sto seriamente pensando di trasferirmi in modo definitivo in Albania e prevedo di fare una prima visita esplorativa questa estate
    Sono pensionato e godo di una pensione medio alta ma continuamente erosa dall’aumento del costo della vita. Come posso incontrarla quando e dove quando verrò in Albania

  4. Buongiorno mi chiamo Matteucci Cesare, abito a Ferrara.Il 1 primo giugno 2025 compio 67 anni e sono in pensione con la legge Fornero perche ho anche 36 anni di contributi versati.Mi servono informazioni per la residenza fiscale e eventualmente prendere in considerazione di venire a vivere a Durazzo.Grazie.

    1. Buonasera Sig. Matteucci Cesare,

      grazie per il suo messaggio. Per quanto riguarda il trasferimento della residenza fiscale a Durazzo, ci sono diversi aspetti da considerare.

      Residenza fiscale: Se desidera trasferire la residenza fiscale all’estero, come a Durazzo, sarà necessario vivere lì per almeno 183 giorni all’anno. Questo le permetterà di essere considerato residente fiscale in Albania, con conseguenze sulla tassazione della sua pensione. Tuttavia, la pensione derivante dall’INPS italiana potrebbe essere soggetta a tassazione anche in Italia, quindi è importante verificare la presenza di accordi bilaterali per evitare la doppia imposizione tra Italia e Albania.

      Accordi bilaterali: L’Italia e l’Albania hanno un trattato per evitare la doppia imposizione, il che significa che potrebbe pagare le tasse solo in Albania se risulta residente fiscale lì. È comunque consigliabile consultare un esperto fiscale per valutare la sua specifica situazione.

      Costo della vita: Vivere a Durazzo può essere una scelta vantaggiosa dal punto di vista economico, poiché il costo della vita è generalmente più basso rispetto all’Italia. Prima di decidere, le consiglio di fare un sopralluogo e valutare i servizi locali e la qualità della vita.

      Servizi sanitari e altri aspetti: Consideri anche la copertura sanitaria e altri aspetti pratici come il sistema bancario e le opportunità di trasporto tra Durazzo e l’Italia.

      Per una consulenza più specifica, le consiglierei di parlare con un commercialista esperto in residenze fiscali all’estero.

      Cordiali saluti,
      Barbara Rinaldi

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