Politica nazionale

Intervista a Mirko De Carli de Il Popolo della Famiglia

Intervista esclusiva a Mirko De Carli, esponente del Il Popolo della Famiglia. Le risposte alle domande sono pervenute attraverso l’addetto stampa Gianluca Valpondi.

Quando e come nasce la vostra formazione politica?

Il Popolo della Famiglia nasce nel 2016, dopo i due grandi family day del 2015 e del 2016, che hanno segnato un cambio di paradigma della politica italiana, mettendo al centro del dibattito nazionale – a partire dal confronto acceso in Parlamento e nel paese sulla legge Cirinnà e quindi le cosiddette unioni civili – i cosiddetti temi eticamente sensibili, per cui oggi abbiamo il parlamento spesso bloccato, occupato da settimane di attività parlamentare su temi etici come eutanasia, come unioni civili, riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e via discorrendo. Ultimo tema di profonda attualità e di profonda preoccupazione è quello della legalizzazione appunto dell’eutanasia nel nostro paese.

A cosa si ispira?

Il Popolo della Famiglia si ispira alla dottrina sociale della chiesa cattolica, attuata dentro ad un programma di azioni concrete che riprendono i temi principali della vita e della dinamica della vita delle famiglie e delle imprese famigliare, che sono il cuore dell’azione del nostro movimento. I temi cruciali su cui ci muoviamo attraverso proposte concrete sono famiglia, vita e persona e impresa famigliare, e la proposta principale della nostra azione è, è stato ed è, il reddito di maternità, uno stipendio per le donne che scelgono di fare le mamme a tempo pieno.

Che programmi ha?

I programmi sono costruiti attorno a quelle che sono le priorità della famiglia e della persona e della tutela della vita dal suo naturale concepimento alla sua morte naturale. Il movimento si impegna a favorire anche il sostegno e la crescita e lo sviluppo dell’impresa famigliare come luogo di lavoro e di autonomia d’azione della famiglia e delle persone che compongono i nuclei famigliari.

Come è organizzata e da chi è rappresentata ai vari livelli?

Il movimento è organizzato attraverso una struttura regolarmente costituita dal proprio statuto. C’è un presidente, c’è un coordinatore nazionale, c’è un segretario nazionale, c’è un consiglio direttivo, c’è un’assemblea nazionale e un consiglio nazionale. Quindi, ci sono vari organi che sono organizzati per dare rappresentatività democratica al movimento, sotto le sue forme, sotto le sue modalità migliori per garantire a tutti i territori la partecipazione attiva a livello nazionale. Il movimento è rappresentato al vertice da Mario Adinolfi, che è il suo presidente, da Nicola Di Matteo, che è il coordinatore nazionale, il sottoscritto è consigliere nazionale del movimento, rappresentato appunto dalle figure che ho appena detto, che sono i vertici del movimento a livello nazionale.

Si presenterà alle elezioni? Quali, quando, dove?

Dalle amministrative del 2016 ad oggi, il movimento si è presentato a tutti gli appuntamenti – quelli amministrativi, quelli nazionali e quelli europei -, si presenterà anche quest’anno alle amministrative del 12 giugno in tanti comuni italiani dal nord al sud (NdR anche a Riolo Terme, RA)  e si sta attrezzando per essere presente alle prossime politiche del 2023.

Logo della Lista per Riolo Terme

Come ha scelto il proprio logo?

Il logo è stato creato prendendo spunto dai temi e dalle caratteristiche anche iconografiche degli ultimi due family day, che hanno caratterizzato nel 2015-2016 l’impegno di tanti laici cristiani nel nostro Paese. Ed è stato frutto di un elaborato tra le persone fondatrici del movimento, in particolare Mario Adinolfi, Nicola Di Matteo e il sottoscritto, e altri che sono stati tra coloro che hanno iniziato per primi l’attività del movimento politico del Popolo della Famiglia.

Logo de Il Popolo della Famiglia

Prevede alleanze con altre formazioni politiche?

Assolutamente sì. Siamo alternativi alle sinistre nella loro espressione più ampia, quindi il Movimento5Stelle, il Partito Democratico e Sinistra radicale. Siamo in campo con la costruzione di un’alternativa alla maggioranza che sostiene il governo Draghi, con tutti quei movimenti e formazioni politiche che si oppongono fuori dal parlamento e dentro al parlamento al governo Draghi. Ma siamo anche disponibili ad alleanze alternative alla sinistra con quelle forze di centrodestra che sono disposte a creare proposte di buon governo nei territori, alternative alle storiche sinistre.

Gianluca Valpondi (Addetto stampa)

 

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