Politica internazionale

Mattarella, Ue e Nato uniti contro minacce guerra

”Occorre rafforzare la collaborazione europea su tutti i fronti per affrontare uniti le minacce provocate dalla guerra. Dobbiamo continuare a mantenere la compattezza nell’Ue e con la Nato e a operare come abbiamo già fatto -con le sanzioni economiche, con l’aiuto all’Ucraina- per impedire che il Governo della Federazione Russa consolidi l’idea che è possibile risolvere le controversie con l’aggressione militare.

Questo è l’unico modo per fermare l’allargamento del conflitto che avrebbe conseguenze gravissime”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’incontro con l’omologa slovacca, Zuzana Čaputová.

‘Occorre rafforzare la collaborazione europea su tutti i fronti per affrontare uniti le minacce provocate dalla guerra. Dobbiamo continuare a mantenere la compattezza nell’Ue e con la Nato e a operare come abbiamo gia’ fatto (con le sanzioni economiche, con l’aiuto all’Ucraina) per impedire che il governo della Federazione Russa consolidi l’idea che e’ possibile risolvere le controversie con l’aggressione militare.

Questo e’ l’unico modo per fermare l’allargamento del conflitto che avrebbe conseguenze gravissime”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del colloquio con la Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Caputova, a quanto viene riferito. “Occorre per questo motivo – ha rilevato ancora Mattarella – garantire la coesione politica all’interno dell’Unione senza la quale non puo’ esistere possibilita’ di creare una difesa comune.

Il rispetto della legislazione europea e delle sentenze dell’Alta Corte – ha detto riferendosi all’Ungheria e alla Polonia – e’ necessario per questo fine’.

La Presidente della Slovacchia, si e’ detta, sempre a quanto si apprende, perfettamente d’accordo sulla necessita’ del pieno rispetto in Ue dello Stato di diritto. Tra gli altri temi di discussione, oltre all’invasione russa dell’Ucraina, la lotta al Covid, la questione dei profughi dall’Ucraina e dal Mediterraneo e l’allargamento dell’Unione ai Balcani occidentali, la conferenza sul futuro della Ue.

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