Scuola e disabilità
di Silvia Passerini
Tra gli interventi della XVIII legislatura nel settore scolastico rientra l’incremento delle risorse e la modifica in materia di inclusione scolastica degli studenti con disabilità, in particolare il Decreto Legge 96/2019 ha previsto la costituzione di Gruppi di lavoro operativo per l’inclusione dei singoli alunni con disabilità (composti da docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno e delle figure professionali specifiche), che hanno il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato.
Già il Decreto Legge 66/2017, poi modificato dal D.L. 96/2019, con riferimento alle competenze, dispone, in particolare, che lo Stato provvede, tramite l’Amministrazione scolastica, all’assegnazione dei docenti per il sostegno didattico nelle istituzioni scolastiche statali, alla definizione dell’organico del personale ATA, all’assegnazione dei collaboratori scolastici anche per lo svolgimento dei compiti di assistenza previsti dal profilo professionale e all’assegnazione agli Istituti scolastici di un contributo economico calcolato in rapporto al numero degli studenti con accertata condizione di disabilità accolti,in rapporto a quello complessivo dei frequentanti.
Lo stesso decreto legislativo ha peraltro delineato profili professionali del personale destinato all’assistenza anche attraverso la previsione di specifici percorsi formativi, per dare una progressiva uniformità su tutto il territorio nazionale.
Per quanto riguardale procedure di certificazione e documentazione, il Decreto Legge ha stabilito che il documento redatto dall’unità di valutazione multidisciplinare (composta da uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista, nonché, da almeno due figure che rappresentano l’ente locale di competenza: uno specialista dell’area della riabilitazione, uno psicologo dell’età evolutiva, un assistente sociale o un pedagogista) deve essere redatto con la collaborazione dei genitori, dello studente con disabilità e con la partecipazione del dirigente scolastico. Inoltre deve essere propedeutico al Progetto Individuale e al Piano Educativo Individualizzato (PEI), quest’ultimo elaborato e approvato provvisoriamente entro giugno e in via definitiva non oltre ottobre. La nota del Ministero dell’Istruzione 2044 del 17 settembre 2021 ha fornito alle scuole indicazioni sulle modalità di redazione dei PEI per l’anno scolastico 2021/2022.
Il Decreto Legge 66/2017 ha previsto che ogni istituzione scolastica debba predisporre il Piano per l’inclusione che circoscrive le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse; che presso ogni istituzione scolastica siano costituiti il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione(GLI), presieduto dal dirigente scolastico e i Gruppi di lavoro operativo per l’inclusione dei singoli alunni con accertata disabilità, supportato dall’unità di valutazione multidisciplinare; che per ciascun ambito territoriale provinciale sia istituito il Gruppo per l’Inclusione Territoriale (GIT), presieduto da un dirigente tecnico o scolastico; che presso ogni Ufficio Scolastico Regionale (USR) sia istituito il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale(GLIR), disciplinato con DM 338 del 26 aprile 2018, che ha il compito di offrire consulenza all’USR e supporto ai GIT.
Per la formazione dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia, lo stesso Decreto Legge 66/2017 ha previsto un corso annuale di specializzazione in pedagogia e didattica speciale, che comprende 300 ore di tirocinio, rilascia 60 CFU e consente l’insegnamento su posti di sostegno. Possono iscriversi al corso di specializzazione coloro che sono laureati in Scienze della formazione primaria, che hanno acquisito ulteriori 60 crediti formativi universitari (CFU) relativi alle didattiche sull’inclusione e che hanno superato una prova l’accesso predisposta dall’università.
Infine, presso il Ministero dell’Istruzione è stato istituito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, DM 686 del 21 settembre 2017,al fine di monitorare e raccogliere proposte.
Successivamente a livello economico sono state messe in campo nuove risorse. In particolare con la Legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) sono state assegnate risorse per il periodo 2019-2021 pari a un ammontare di € 100 milioni annui, destinati all’assistenza degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali; con la Legge di bilancio 2022 (L. 234/2021) sono stati stanziati altri 100 milioni annui a decorrere dal 2022 per il potenziamento dei servizi specifici per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado.