Politica nazionale

Tensione nella maggioranza sulla riforma del catasto

ROMA –  La Commissione Finanze della Camera ha respinto un emendamento depositato dai partiti di centrodestra per stralciare l’articolo 6 della delega fiscale, relativo alla riforma del catasto. Un solo voto di scarto: 23 contrari, 22 favorevoli, nessuno astenuto.

La votazione ha aperto forti tensioni nella maggioranza di governo.

“Il centrodestra ha appena tentato di far cadere il governo Draghi sul riordino del catasto. Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera. Sono senza parole”, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
“Con i costi dell’energia alle stelle e l’inflazione ai massimi storici, in un momento di grande preoccupazione per la guerra alle porte e con il Covid che ancora fa paura, la sinistra impone al governo di aumentare le tasse sulla casa. Non abbiamo parole”, riferiscono fonti di Lega e Forza Italia.

Un “esterrefatto” Matteo Salvini ha chiesto un appuntamento al Presidente del Consiglio Mario Draghi, secondo quanto riferiscono fonti del Carroccio. “Non mi spiego l’insistenza di queste ore sulla revisione del catasto e il conseguente, negativo segnale di un futuro aumento di tasse”, ha spiegato il leader della Lega al premier dopo le tensioni delle ultime ore nella maggioranza. Abbiamo “una folle guerra alle porte dell’Europa, per fermare la quale ti abbiamo dato piena fiducia”, ha aggiunto Salvini per motivare la propria sorpresa.

E ha ricordato altri problemi sul tavolo: le bollette, l’inflazione, la crisi economica e sociale alle porte, il Covid e milioni di italiani bloccati dalle restrizioni.
“Incomprensibile il voto odierno di Forza Italia in commissione Finanze alla Camera sul disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale. A ottobre la linea condivisa all’interno del partito era chiara e ha portato all’approvazione del provvedimento in Cdm da parte dei ministri azzurri – commenta Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione -.

Confermo la linea: la casa non si tocca, nè ora nè mai. Con la revisione del catasto il contribuente medio non si accorgerà di nulla: l’impegno che il Governo ha preso è che nessuno pagherà di più”.
(ITALPRESS).

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