Invasione dell’Ucraina – La risoluzione del Parlamento che impegna il Governo Italiano
Ecco il testo:
La Camera,
udite le Comunicazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sull’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate della Federazione Russa, rese alle Camere il 1° marzo 2022, richiamata l’informativa dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi alle Camere del 25 febbraio 2022, considerando che: l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa rappresenta una violazione di principi e norme che regolano la vita della comunità internazionale e in particolare il rispetto della indipendenza, sovranità e integrità territoriale di ogni Stato; non sono accettabili, sotto ogni forma, « sovranità limitate », sfere di influenza e protettorati che ledano la sovranità, l’integrità territoriale, l’indipendenza, la sicurezza, le alleanze di ogni Stato; il Governo italiano ha condannato immediatamente e con assoluta fermezza la aggressione russa all’Ucraina, inaccettabile e ingiustificata, e tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento hanno espresso analoga condanna; analoga unanime condanna hanno espresso l’Unione europea, il G7, la NATO e tutti i loro Stati membri; la guerra sta già provocando ingenti perdite umane, sofferenze, distruzioni, nonché consistenti flussi di profughi e una grave emergenza umanitaria; di fronte a una invasione ingiustificata e illegittima, inevitabile e necessaria è la adozione di sanzioni che devono essere efficaci, selettive e assunte in modo collegiale e uniforme da tutti i Paesi; le sanzioni potranno comportare impatti negativi sull’andamento economico dell’Italia e delle sue imprese e famiglie, già gravate dagli effetti negativi della pandemia,
Impegna il Governo:
1) a esigere dalle Autorità russe l’immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina;
2) a sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile ad una de-escalation militare e alla ripresa di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca, anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgere un’opera di mediazione;
3) ad assicurare sostegno e solidarietà al popolo ucraino e alle sue istituzioni attivando, con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie a fornire assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonché – tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati – la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione;
4) a raccogliere l’aspirazione europea dell’Ucraina, rafforzando in ogni campo la cooperazione UE-Ucraina;
5) ad attivare un programma straordinario di accoglienza dei profughi ucraini, coinvolgendo enti locali e associazionismo, semplificando le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato, applicando la direttiva europea sulla protezione temporanea e sostenendo le iniziative della UE per una accoglienza solidale e condivisa;
6) ad attivare programmi umanitari per la popolazione ucraina e semplificare le procedure di utilizzo dei fondi erogati;
7) a sostenere in sede europea la ulteriore sospensione del Patto di stabilità e la istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni;
8) a provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla applicazione di sanzioni, nonché la promozione di accesso a nuovi mercati verso cui indirizzare esportazioni e investimenti non allocabili sul mercato russo;
9) ad attivare strategie di diversificazione degli approvvigionamenti energetici, di investimento sulle energie rinnovabili e di utilizzo delle sorgenti di energia del Paese, e concorrendo alle decisioni dell’UE nella direzione dell’Unione dell’energia;
10) ad attivare le misure necessarie a preservare le infrastrutture strategiche del Paese da eventuali attacchi informatici o di altra natura, anche tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Relazioni del Copasir alle Camere;
11) a sostenere l’urgenza di un netto rafforzamento della Politica estera e di sicurezza comune europea, anche attivando le riforme procedurali necessarie;
12) a mantenere uno stretto e permanente coordinamento con i Paesi del G7, dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione europea, condividendo iniziative a supporto dell’Ucraina e contromisure efficaci e sostenibili, incluse sanzioni, all’aggressione russa.
(6-00207) « Davide Crippa, Molinari, Serracchiani, Barelli, Lollobrigida, Boschi, Marin, Fornaro, Schullian, Tasso, Lapia, Lupi, Magi, Muroni ».
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