Quirinale. Rieletto Sergio Mattarella. Le prime parole: “non mi sottraggo”
I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando, sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento”. “Queste condizioni – sottolinea Mattarella – impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”. La riunione del Parlamento in seduta comune per il giuramento e il messaggio del presidente della Repubblica si terra’ giovedi’ 3 febbraio, alle 15:30. Sergio Mattarella viene rieletto presidente della Repubblica con 759 voti. E’ il presidente piu’ votato dopo Sandro Pertini. E’ il secondo presidente, dopo Giorgio Napolitano, ad essere rieletto al Colle piu’ alto. Un lungo, lunghissimo applauso dell’Aula accoglie il bis. E il Parlamento lo proclama con un plebiscito. Mario Draghi si dice “grato” per il gesto di generosita’.
E’ stato un vero e proprio plebiscito per Sergio Mattarella che dopo l’ottava votazione, a fine spoglio, ottiene 759 preferenze, 94 in più rispetto alla prima elezione del 2015, che lo portano a diventare il secondo presidente più votato dopo Sandro Pertini (832). E il raggiungimento del quorum (505) viene celebrato dal Parlamento con quasi 5 minuti di applausi nell’Aula della Camera.
Lo spoglio alla fine si chiude con 25 schede bianche, 13 nulle, e col candidato di Fdi, il magistrato Carlo Nordio, a quota 90 voti, ben oltre i numeri garantiti dai grandi elettori del partito di Giorgia Meloni (63).
Il primo commento è stato quello del presidente del Consiglio Mario Draghi. La rielezione di Mattarella “è una splendida notizia per gli italiani”, ha detto il premier dalla sua casa in Umbria, a Città della Pieve.
“Il suo servizio è ancora più essenziale per consolidare l’unità”. Papa Francesco ha accolto con queste parole la rielezione del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Nel telegramma inviato al Capo dello Stato, il Papa porge le sue “cordiali felicitazioni per la sua rielezione alla suprema carica della Repubblica italiana” e formula “i migliori auguri per lo svolgimento del suo alto compito, che ha accolto con spirito di generosa disponibilità”. “In questi tempi caratterizzati dalla pandemia in cui si sono diffusi molti disagi e incertezze, specialmente nell’ambito lavorativo, ed è aumentata, insieme alla povertà, anche la paura, che porta a chiudersi in se stessi, il suo servizio è ancora più essenziale per consolidare l’unità e trasmettere serenità al Paese”. “Le assicuro – conclude il Pontefice – la mia preghiera, affinché possa continuare a sostenere il caro popolo italiano nel costruire una convivenza sempre più fraterna e incoraggiarlo ad affrontare con speranza l’avvenire. I santi patroni d’Italia la accompagnino e intercedano per lei”.
L’elenco dei commenti è lungo. Dario Franceschini: “Superato ora il quorum, Mattarella è rieletto Presidente. Una gioia personale ancora prima di una grande soddisfazione politica nel vedere il Parlamento scegliere, in sintonia con il Paese, la strada migliore per dare stabilità e sicurezza al Paese”. Anche Luigi Di Maio, ringrazia il presidente “ripartiamo dalla sua disponibilità, dal suo valore, dal suo instancabile lavoro. Ora continuiamo a impegnarci tutti per il Paese, con serietà e senso di responsabilità. La nostra bussola è l’amore per l’Italia, per l’Italia che vuole stabilità e rilancio. Da oggi stesso riprendiamo la strada maestra, quella che porta alla piena ripartenza”.
E’ frattura nel Movimento 5 Stelle. L’area che fa capo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, venerdì sera, con una nota, ha pubblicamente sconfessato il metodo che aveva portato all’individuazione della direttrice del Dis Elisabetta Belloni come possibile candidata alla Presidenza della Repubblica. Una distanza evidente quella tra il titolare della Farnesina e il leader pentastellato Giuseppe Conte. “Conte ha fallito la trattativa con Salvini”, l’accusa che arriva dai fedelissimi di Di Maio. Che dice: “Credo che anche nel M5S serva aprire una riflessione politica interna”. Il capo della Farnesina avverte: “Ho sentito dire in questi giorni che Draghi deve restare a Chigi, il più alto profilo per gestire la crisi che stiamo vivendo. Sono pienamente d’accordo, e per farlo dobbiamo metterci subito al lavoro da domani, perché il paese ha sacrosante priorità e spero che nessuno da domani si metta ad alimentare giochini, tensioni o divisioni”.
Anche nel centrodestra le cose non vanno meglio. Il Mattarella bis non va giù a Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni parla di “fallimento della politica”: “Romanzo Quirinale. Manco il Gattopardo, siamo al: ‘nulla cambi, perché nulla cambi’”. “Oggi si dicono tutti contenti – sbotta la Melni – ma tutti quanti escono con una posizione diversa da quella che avevano, salvo FdI. Siamo un partito granitico, leale, che non cambia idea ogni 5 minuti”. “Mi aspettavo un atteggiamento diverso da molte persone – prosegue Meloni – mi aspettavo che il centrodestra avesse molto più coraggio e convinzione” nel tentare la partita di un capo dello Stato dell’area di centrodestra. Poi attacca: “Mi fa impazzire che si sia rinunciato prima di tentare davvero. Mi dispiace. Noi come FdI abbiamo fatto tutto il possibile, altri non ci hanno creduto”. E conclude: “Bisogna rifondare il centrodestra daccapo”.