Governo e Regioni litigano sulla Scuola, Presidi e docenti chi li rappresenta nella stanza dei bottoni?
Dario Patruno
La Conferenza Stato Regioni che dovrebbe rappresentare il luogo della rappresentazione e composizione dei conflitti si rileva insufficiente e le scuole soffrono nella realtà di una schizofrenia subita dagli insegnanti che come Giano bifronte ogni giorno sono in DID, Didattica Integrata Digitale, con alunni a distanza e alunni in presenza senza norme precise o meglio con disposizioni che basano la DAD sulla quantità dei contagi e non sulla effettiva idoneità delle aule a contenere classi che sono più di ieri pollai e focolai con il rischio di ammalarsi non per COVID ma di bronchiti e polmoniti per la necessità di areare le classi d’inverno in continuazione.
Non tutti i presidi sono riusciti a dotare le classi di impianti di depuratori d’aria con filtri antivirus e queste iniziative non possono essere affidate, come accade, a presidi coraggiosi, cito per tutti, l’autorevole Preside del Liceo scientifico Salvemini di Bari con destinazione immediata di fondi a esigenze essenziali e non a ad acquisto di altre attrezzature che possono aspettare.
I fondi nazionali destinati a questo scopo sono stati appena 150 milioni di Euro come riferisce il sito skuola.net ma anche qui bisogna scegliere tra le priorità e la tutela della salute di docenti ed alunni in questa fase diventa prioritaria. Tre studenti su quattro vivono situazioni di disagio per scarsa aerazione. Anche convincere tutti a vaccinarsi diventa un atto di chi vuole vivere in comunità e non isolato e allestire hub vaccinali nelle scuole può facilitare questo. I presidi e i docenti devono contare di più e se le associazioni di categoria e i sindacati non sono in grado di incidere sulle scelte governative vengano sostituiti con segretari nazionali degni di un sindacato che difende i lavoratori nelle difficoltà senza se e senza ma.
Val la pena riepilogare le regole: DAD alle primarie con due positivi, alle medie e superiori con tre postivi. Test rapidi e gratis per tutti gli studenti. Obbligo mascherine in classe per tutti FFP2.
Posso dare per certo che molte scuole non stanno dotando i docenti di FFP2 e i docenti sono costretti a portarle da casa. Nelle prossime ore la situazione cambierà? Me lo auguro.
Queste regole rese pubbliche nella Gazzetta Ufficiale del 7 gennaio 2022 sono in vigore dall’8 gennaio 2022.
Con il crescente numero di casi non è escluso che queste regole vengano riviste ma ogni regola cammina sulle gambe degli uomini. Quindi mi sento di rivolgere un accorato appello al Ministro Bianchi, visto che ha insegnato anche nell’Università ed è stato assessore alle politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione, ricerca, università e lavoro della regione Emilia-Romagna dal 2010, per due mandati.
Ogni giorno prima di sedersi alla scrivania del dicastero, vada in visita a caso in una scuola per verificare lo stato di attuazione della normativa. Ascolti i Dirigenti e i docenti perché l’educazione è una merce non monetizzabile nell’immediato ma il capitale umano è il motore che può far crescere o deprimere le scuole e peggio gli operatori delle scuole. “Noi stiamo vivendo una crisi. La pandemia ci ha messo tutti in crisi. Ma ricordatevi: da una crisi sipuòuscire uguali, o usciamo migliori, o usciamo peggiori.
Questa è la nostra opzione” diceva Papa Francesco il 26 agosto 2020 e questa affermazione è più attuale che mai.
Facciamone tesoro.